Gentile direttore,
vorrei trasmettere il senso di disagio e l'incredulità verso il letargo in cui mi sembra che versi l'ambientalismo in Capitanata ed in particolare quelli che dovrebbero rappresentarne le ragioni, le istanze seppure in un contesto allargato ad altri aspetti (il pensare globalmente agendo localmente), nel dibattito politico, nelle istituzioni: i Verdi.
La drammatica e ormai annosa carenza d'acqua che ci attanaglia, il processo evidente e accelerato di desertificazione del nostro territorio, il degrado delle nostre acque interne, la mancata depurazione delle acque reflue, la drammatica situazione dei rifiuti che entro l'estate esploderà in tutta la sua evidenza, la Capitanata terra di conquista per piazzare, fino ad oggi, 10 centrali termoelettriche solo per accennare ad alcuni dei temi immediatamente percepibili come di impatto sull'ambiente e sull'economia, non sembrano suscitare grande attenzione da parte di questo partito politico nel quale pure ho militato per molti anni.
Alcuni suoi rappresentanti sono ormai auto referenti; altri, pur animati da buone intenzioni, pensano che il fatto di partecipare ad incontri, convegni sia sufficiente a far emergere delle posizioni autonome, chiare e forti; sta di fatto che sono tagliati fuori da ogni processo decisionale anche laddove avrebbero dovuto e potuto averlo.
E' vergognoso quanto è successo alla Provincia dove, pur avendo contribuito in modo non irrilevante alla vittoria del centro-sinistra ed eletto un rappresentante, sono stati estromessi dal governo e da ogni organismo di controllo e di scelta.
Il risultato è che da un lato i Verdi non sono partito di governo né d'opposizione e dall'altro che l'azione dell'Amministrazione Provinciale risulta inadeguata ad affrontare alcune emergenze o anche a programmare interventi di riqualificazione del territorio.
Un solo esempio: la Provincia tre anni fa ha finanziato un corso per agenti ambientali e venatori riservato a cento partecipanti previa selezione; il corso si è svolto regolarmente ma una volta ultimato... non si sono svolti a tutt'oggi gli esami per l'abilitazioni dei corsisti.
Per beghe con le lobby dei cacciatori si è privato il territorio di cento guardie volontarie che avrebbero affiancato quelle dipendenti dalla Provincia, con compiti di osservazione e controllo dell'ambiente provinciale e della caccia.
Invece assistiamo, per l'ennesima volta, al balletto delle poltrone anche all'interno dello stesso partito per premiare questa o quella corrente che è non solo vergognoso miope a pochi mesi dalla scadenza del mandato e quindi del rinnovo del Consiglio Provinciale ma anche sprezzante nei confronti degli 'alleati' che servono solo a portare acqua.
Con quali pretese i Verdi, i D.S. e il centro-sinistra pensano di attrarre voti e adesioni è un mistero che mi sfugge.
Eppure abbiamo esempi lampanti dal governo Berlusconi alle amministrazioni di centro destra della Regione e dei maggiori comuni della Capitanata che fanno letteralmente paura per la spregiudicatezza del loro operato, per lo sperpero di denari, per l'approssimazione dell'amministrare, per il clientelismo e nepotismo che non si conoscevano nemmeno nel primo tempo della repubblica; cosa aspettiamo, i tempi supplementari?
Cordiali saluti.
Gianni Mazzeo