Vivo a San severo e abito nella cosiddetta zona '167', la grande area residenziale compresa tra via Fortore e Via Apricena, interamente occupata da cooperative edilizie e case popolari. Tra stili architettonici più o meno apprezzabili, un minimo di verde e un parco da realizzare (quando?), si vive in un luogo urbanisticamente accettabile, che a dispetto di stradine vicoli e vicoletti del centro cittadino, é attraversata da strade larghe e con fondo stradale appena rifatto, ma senza traccia di segnaletica stradale e senza alcun controllo.
Cosa c'è di meglio per una popolazione che vive in simbiosi con l'automobile (come altrove vivono in simbiosi con la bicicletta)? E allora via con il piede sull'acceleratore per mostrare la potenza dell'auto regalata dal papà per il diploma o il 18° compleanno, o per mancanza di un minimo di intelligenza e senso civico da parte dei più adulti. Eppure appena di lato alle strade ci sono gli ingressi delle palazzine, sui marciapiedi giocano i bambini e passeggiano gli anziani, spesso in difficoltà nell'attraversare la strada, e ci sono traverse altrettanto larghe con autisti altrettanto in prova libera.
Se ci si ferma in un punto qualsiasi, e si osserva la strada, con molta probabilità in pochi minuti ci si può rendere conto come molte auto superino non solo i 50 orari consentiti nei centri urbani, ma spesso superino anche i 100 all'ora, e se si tratta di moto di alta cilindrata si suda freddo. E se non basta si può osservare il solito libertinaggio di guida dei motorini a tutto gas. Se ci si approssima agli enormi incroci, dove non si capisce come regolarsi per la precedenza, il rumore delle frenate è frequente, come è frequente l'incidente. L'attraversamento pedonale? Un rischio continuo!
Non credo che da parte di un'Amministrazione sia un grande problema installare un po' di segnaletica stradale, e non sono affatto d'accordo quando mi sento rispondere che c'è ancora qualche lavoro da fare sull'asfalto e sulla pavimentazione dei marciapiedi. La sicurezza del cittadino va tutelata, e non può aspettare. E non si può lasciare una zona periferica di diversi Km. quadrati senza un minimo di controllo da parte dei tutori dell'ordine. Siamo cittadini come tutti gli altri e contribuiamo come tutti gli altri.
Tra qualche giorno inizierà la scuola, quelle enormi strade saranno attraversate da bambini con zaino in spalla, e magari con la manina alla nonna. Non potrò che confidare per loro e per mio figlio, sull'accortezza dei loro cari e sull'aiuto di Dio.
Antonello Falcone