Era il 1270 quando Luigi IX re di Francia, promosse la nona crociata in Terra Santa. La cristianizzazione forzata dei musulmani infedeli, si rivelò un buco nell'acqua. Un po' come quando Bush prova senza successo a mettere il sale sulla coda di Bin Laden. Ma questa è un'altra storia.
Settecentotrentadue anni fa, invece, il monarca santo appena sbarcato in Tunisia fu costretto a combattere contro la peste scoppiata negli accampamenti: un'epidemia tremenda che portò alla morte lo stesso Luigi. Quelli che riuscirono a sopravvivere se ne tornarono a casa, acciaccati e delusi.
A distanza di oltre sette secoli una èquipe di archeologi della Sovrintendenza dei beni Culturali di Foggia scopre che i componenti l'ordine cavalleresco dei Templari avevano scelto come luogo di partenza e di approdo il Gargano. La spiegazione è in alcuni graffiti trovati nella chiesa romanica di Santa Maria di Monte d'Evio, a Sannicandro Garganico.
'Interpretando questi graffiti è facile capire come la zona tra il Lago di Lesina e quello di Varano fosse la testa di ponte dei cavalieri della nona crociata diretti in Terra Santa' racconta l'archeologo Francesco Paolo Maulucci.
E' stato ricostruito anche un 'percorso templare' che interessa sette chiese della Capitanata, da Lucera a Monte Sant'Angelo. Il disegno più antico rispolverato dagli studiosi, rappresenta la cosiddetta Triplice cinta sacra: tre quadrati concentrici con una croce al centro. Un'immagine che prima di essere cristiana (raffigurava Padre Figlio e Spirito Santo) era stata anche pagana (immortalava Giove, Giunone e Minerva). Ogni epoca ha la sua croce.