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20/1/2003

CIAK: CINEMA E SOCIETA?
Al via il viaggio nel mondo della comunicazione cinematografica
di Alessandro Basso
Originalità dell'idea, autenticità dell'espressione, novità nelle strutture operative: sono questi alcuni tra i punti cardini su cui il mondo della comunicazione deve basarsi per rifondare una nuova cultura di dialogo, lealtà e rispetto dell'individuo.
Il cinema, metafora rappresentativa del reale, è tra quei mezzi che rischiano maggiormente di perdere la loro funzione originaria e di trasformarsi, quindi, in un preludio di drammatico futurismo. Ogni pellicola deve, quindi, invitarci a riflettere e soltanto attraverso un approccio obiettivo, globale ma specifico, la società può migliorare ed il cinema crescere verso il positivo. Tutto sta nel comprenderne e valutarne il messaggio: riflettere. E per questo che da oggi prenderà avvio un viaggio che ci porterà ad analizzare le pellicole più significative del nostro tempo, da quelle storiche alle più recenti, allo scopo di comprendere al meglio il percorso, il senso ed il valore del cinema di sempre.
Il 1900 ci ha lasciato in eredità un patrimonio cinematografico inestimabile: dalla fantascienza al cartoon, dal poliziesco al drammatico, passando per la commedia, l'horror, il western e l'azione. Numerosi i films: da 'Un pugno di dollari' (1964) e 'Il buono, il brutto, il Cattivo' (1966) di Sergio Leone a 'La vita è bella' (1997) di Roberto Benigni, da 'I soliti ignoti' (1958) e 'Amici miei' (1975) di Mario Monicelli a 'Bianco, rosso e verdone' (1981) di Carlo Verdone e 'Nuovo cinema paradiso' (1988) di Giuseppe Tornatore.
Il cinema italiano ha 'partorito' le sue creature pur in un'epoca di classici americani: da 'Agente 007-Missione Goldfinger' (1964) di Guy Hamilton a 'Balla coi lupi' (1990) di Kevin Costner, da 'Lo squalo' (1975), 'I predatori dell'arca perduta' (1981) e 'Schindler's list' (1993) di Steven Spielberg a 'Braveheart' (1995) di Mel Gibson, da 'Rambo' (1982) di Ted Kotcheff a 'True lies' (1994) e 'Titanic' (1997) di James Cameron fino al 'realistico' 'End of Days - Giorni contati' (1999) di Peter Hyams.
Riproporremo, volta per volta, il cinema che abbiamo visto ed analizzeremo, tra scene ed immagini, anche quel che il cinema di oggi vuole comunicare e scoprire, magari, se ed in che maniera e misura il mondo della comunicazione può 'cambiare' la società del Duemila e tutti noi.

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