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23/4/2003

SPAMMING: IL VERO PROBLEMA DELLA POSTA ELETTRONICA
Fonte: 'Panoramaweb'
Il 15% di tutto il traffico E-mail proviene da ben 140 mila campagne giornaliere di spamming. Ecco il vero problema della posta elettronica. Secondo uno studio di Brightmail, società che opera nel settore dei prodotti antispam, nel 2001 la media era al 7%.
Fare spamming significa inviare in modo indiscriminato, senza il consenso del destinatario, mail pubblicitarie o newsletter. Parte dello spamming è generato dai fornitori di alcuni servizi (accesso gratuito a Internet, server di posta elettronica, siti di giochi o di consultazione) che al momento della registrazione obbligano l'utente a fornire il proprio assenso alla ricezione di messaggi pubblicitari: il vero costo nascosto del gratis di Internet. Altri provengono da società che hanno acquistato il nostro indirizzo da servizi specializzati.
Ma come evitare questa invasione? Innanzitutto non bisogna pubblicizzare troppo il proprio indirizzo privato di posta elettronica, utilizzando altri account di servizio per partecipare a newsgroup e chat, iscriversi a concorsi, giochi o newsletter. Se ricevete un messaggio pubblicitario, cercate subito le informazioni (solitamente in fondo al testo) per cancellarsi dalla lista. Normalmente è sufficiente rispondere con un messaggio vuoto. Nel caso il messaggio non offra questa opportunità, inviare una mail di risposta invitando il mittente a non inviarvi più comunicazioni indesiderate.
Se questi accorgimenti non bastano, si deve passare alle maniere forti. Si può installare sul proprio computer il programma MailWasher (scaricabile gratuitamente dal sito www.mailwasher.net) che promette di eliminare dalla casella di posta elettronica tutti i messaggi spazzatura, prima che questi vengano scaricati sul PC.
I più arrabbiati possono utilizzare anche Spam Punisher che non impedisce la ricezione dei messaggi ma permette di segnalare all'Internet Provider il messaggio incriminato, impedendo al mittente di proseguire nella sua attività.

COSA SUCCEDE SE ATTIVIAMO UN NUOVO INDIRIZZO
Diciotto messaggi indesiderati in un mese. Dopo aver attivato un indirizzo di posta elettronica Hotmail abbiamo raccolto gli spam in arrivo. Tante mail per promettere miracolose diete dimagranti, integratori muscolari, diplomi o lauree facili, prestiti, carte di credito e persino matrimoni lampo. Il più originale ci proponeva addirittura consulenze fiscali per non pagare le tasse. Tutti i messaggi erano in lingua inglese e per servizi in parte disponibili solo negli USA, a dimostrazione della 'stupidità' di gran parte dello spamming.

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