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4/6/2003

IMMUNITÀ PARLAMENTARI
Il punto sul Ddl Senato n. 2191/2003
di Alessandro Basso
Le 'immunità' sono particolari prerogative riconosciute a determinate persone che adempiono o ricoprono uffici di speciale importanza. Coloro che godono di tali prerogative, in sostanza, sono liberi da ogni conseguenza penale per le attività da essi svolte.
Nel Parlamento della Repubblica, le immunità riconosciute ai membri delle assemblee legislative sono propriamente dette 'parlamentari'. Tra i più recenti provvedimenti, va segnalato il Ddl Senato n. 2191 dello scorso 29 maggio recante 'Disposizioni per l'attuazione dell'articolo 68 della Costituzione' cosiddetto 'Emendamento Schifani, D'Onofrio, Nania, Moro' che recepisce il lodo Maccanico.
Con tale provvedimento, si propone l'improcedibilità nei confronti delle cinque più alte cariche dello Stato finchè dura il loro mandato e l'applicazione delle nuove disposizioni anche ai processi in corso. In altri termini, qualora il decreto venisse approvato definitivamente, non potranno essere sottoposti a processi penali per qualsiasi reato, anche riguardante fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione e fino alla cessazione della carica, il Presidente della Repubblica, salvo per il caso di impeachment per alto tradimento o attentato alla Costituzione, il presidente del Senato, il presidente della Camera, il presidente del Consiglio, salvo il caso di reato commesso nell'esercizio della propria funzione ed accertato con autorizzazione a procedere del Parlamento, il presidente della Corte Costituzionale.
Nel provvedimento, non è prevista, in ogni caso, la sospensione dei processi anche per i coimputati. Il lodo, che ha un autorevole precedente nella Cassazione francese del 10 ottobre 2001 che sospendeva un'azione giudiziaria contro il presidente Jacques Chirac rinviando il processo alla fine del mandato, dopo aver superato il vaglio delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia di palazzo Madama, ora è all'esame dell'Aula.

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