L'ultima denuncia per furto risale al secolo scorso: 1997. Succede ad Anzano di Puglia (nella foto), 2239 abitanti, nel Subappennino dauno: due passi dalla Campania e 60Km da Foggia. Un'isola felice, insomma. E non è l'unica da quelle parti.
L'ultimo scippatore di Rocchetta Sant'Antonio, per esempio, è ancora a zampa libera. La storia: un signore per strada giochicchia col portamonete tra le mani quando il quadrupede sferra un balzo e serrando tra i denti il pellame con annessa pecunia fugge convinto (optiamo per la buona fede) di avere addentato un panino. Del portafogli e del cane nessuna traccia.
L'ultimo furto d'auto risale invece ai primi anni novanta. E sempre a Rocchetta Sant'Antonio, provate a chiedere di quando due spacciatori di banconote false hanno provato a rifilare cinquanta Euro al barista del paese. il bar 'Leone' si è svuotato in un secondo. Soltanto il Martini e l'aperitivo analcolico sono rimasti lì, solitari e intonsi sul bancone: nel resto del paese prima è partito il fuggi fuggi e poi è scoppiato il finimondo.
Tutti sul viale, giù di corsa fino ai piedi della Madonnina: i due forestieri, gambe in spalla, cercavano una via di fuga. Mica facile: Rosario, il banconista che strilla, il macellaio che esce dalla beccheria e si unisce all'inseguimento e poi il salumaio, il lattaio, l'amico del lattaio, l'amico dell'amico e così via. Un corteo.
All'urlo di 'prendeteli, sono due falsari', Rosario Leone di Rocchetta Sant'Antonio, proprietario del bar omonimo, aveva scatenato la rivoluzione. I due, intanto, svicolavano alla meno peggio puntando l'automobile. Meglio lasciar perdere: impossibile sfilare in corsa le chiavi di tasca, infilarle nella serratura, aprire la portiera e avviare il motore. Impossibile perchè una masnada di inseguitori premeva alle spalle e un altro gruppuscolo era già dall'altro lato, a ridosso della vettura.
Per fortuna c'erano gli scalini. Vicino alla statua della Madonna, ecco l'unica occasione: un salto e via, ripiegando a rotta di collo fuori dal paese e verso le campagne. Una disfatta: neanche un sorso all'aperitivo, i cinquanta Euro falsi nelle mani di Rosario, l'automobile accerchiata. Ma la storia dei due piccoli truffatori non finisce qui.
Parecchie ore più tardi, quando il pomeriggio di agosto volge ormai alla sera, i truffaldini rientrano mogi mogi in paese e si avvicinano all'automobile. Il Comandante dei Carabinieri, ben appostato, prima li ferma e poi li dichiara in arresto. Amen.
Rovesciamo la medaglia: quest'anno, nel resto della provincia, gli omicidi sono saliti a quota trenta (nel 1999 i morti ammazzati furono 33). I luoghi della mattanza non sono poi così lontani: a Cerignola si viaggia al ritmo di oltre un omicidio al mese. Undici dall'inizio dell'anno. Spaccio, racket, furti faide combattute a colpi di fucile a canne mozze: l'attività criminosa, nel resto della provincia dilaga.
'Forse da noi le relazioni sociali sono molto strette e la comunità si difende espellendo la delinquenza' dice Virgilio Caivano, promotore di una legge per la salvaguardia dei piccoli comuni italiani. 'Nelle piccole comunità il controllo è particolarmente forte. Inoltre, in paesi come Anzano di Puglia o Rocchetta Sant'Antonio non c'è una economia particolarmente attraente per la criminalità. qui da noi la qualità della vita è elevata. E se soltanto avessimo il giusto accesso alla Sanità e ai servizi elementari questo sarebbe un Paradiso.
Ma siamo isolati: con la viabilità disastrosa che ci ritroviamo, non è facile neanche impiantare il malaffare dall'esterno'.
Anzano e Rocchetta: isole felici, appunto. Ma pur sempre isole.