Lesina (Foggia) 19 febbraio 2004 - Sulla spiaggia c'è un ammasso di detriti, quel che resta delle prime cinque villette buttate giù in poche ore dinanzi agli occhi dei proprietari che le avevano costruite abusivamente. Un tempo capanne, poi villette. Una di queste era a cinque metri dalla riva, ben realizzata e con tanto di arco, patio e veranda. Un'altra era più vicina al lago che al mare. Le restanti tre si trovavano a qualche chilometro di distanza l'una dalle altre. Un abbattimento a macchia di leopardo.
In teoria ne resterebbero altre 1400 da demolire, tante quante sono le case abusive costruite in decenni di incuria e degrado ambientali sull'istmo di Lesina, in località Torre Mileto, un'area sottoposta a vincoli paesaggistici ed ambientali e che rientra nella 'zona 2' del Parco Nazionale del Gargano.
Se molte abitazioni sono riuscite a scampare al pericolo, nulla però hanno potuto le sanatorie e le recenti domande di condono su altre costruzioni per le quali i proprietari non hanno ottenuto i permessi, anche perché mai richiesti, almeno non secondo le normative vigenti.
Le ruspe dei tecnici del Genio Militare sono state azionate in gran segreto alle prime luci del mattino, per evitare fastidi con i proprietari delle abitazioni, la maggior parte dei quali risiede a Sannicandro Garganico nonostante il tratto di costa interessato rientri nel territorio del Comune di Lesina. Altri proprietari vivono e lavorano in Germania. Qualcuno è stato avvisato e sta facendo rientro in Italia per rendersi conto personalmente della situazione.
'Questa è casa mia, l'ho costruita io - spiega il proprietario di una delle case abbattute - per trent'anni non ci hanno detto niente ed ora ce le abbattono. E le tasse che abbiamo pagato al Comune di Lesina? No, le ruspe non passeranno'.
Non è stato facile il lavoro dei militari. Con il passare delle ore la strada si è affollata. Almeno 400 le persone che hanno manifestato vivacemente. Alcuni hanno provato a dare resistenza sdraiandosi a terra ma sono stati rimossi con la forza. Altri si sono attaccati ai cancelli.
Le forze dell'ordine (Polizia, Digos, Carabinieri, Guardia di Finanza, Agenti Forestali) hanno dovuto mettere in campo 200 uomini per tenere a bada la folla. Tra questi anche il Questore ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri. Prima di operare con le ruspe i militari hanno provveduto a liberare le abitazioni dai mobili e soprattutto dalle bombole di gas.
Altre ordinanze di abbattimento diventeranno esecutive nei prossimi giorni.