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20/5/2004

APPROVATE LE NUOVE NORME SULLA PIRATERIA ONLINE
Fonte: ‘Repubblica.it’
19 Maggio - Il Senato ha approvato il decreto Urbani sulla pirateria. Diventa dunque legge il contestato provvedimento che introduce sanzioni amministrative e penali per chi scambia file protetti da copyright attraverso servizi peer-to-peer come KaZaA o WinMX. Una legge della quale tutti (il ministro proponente, la maggioranza, l'opposizione) riconoscono i limiti e che un senatore di Forza Italia definisce addirittura 'deleteria per il Paese'.
Il decreto Urbani, varato a marzo in Consiglio dei ministri, arriva all'approvazione quasi fuori tempo massimo. Per questo, ieri il ministro dei Beni Culturali si è presentato in Senato chiedendo l'approvazione del testo senza modifiche e promettendo rimaneggiamenti futuri. 'Chiedo al Senato il sacrificio di legiferare in modo normalmente ritenuto non opportuno, cioè attraverso lo strumento della decretazione d'urgenza', ha detto Urbani.
Il testo licenziato dal Senato mescola in un unico calderone provvedimenti contro la pirateria e misure d'urgenza a sostegno dell'industria cinematografica. Il Governo ha fatto leva su queste ultime per ottenere l'approvazione della legge, promettendo che la parte riguardante la pirateria sarà riesaminata. 'Ci troviamo a chiudere un provvedimento con un articolo, il primo, che è deleterio per il Paese', ha dichiarato Franco Asciutti, senatore di Forza Italia. 'Non abbiamo risolto i problemi perché non c'è tempo di rimandare il decreto alla Camera'.
La vecchia legge sul diritto d'autore del 1941 prevedeva sanzioni penali per chi diffondesse materiale protetto 'a fini di lucro'. Il decreto Urbani modifica questa dicitura in 'per trarne profitto', una definizione che, secondo molte interpretazioni di giurisprudenza, include anche chi non ottiene un diretto guadagno pecuniario dallo scambio di file. In altri termini, gli utenti di KaZaA rischiano il carcere, mentre chi si scarica un brano protetto da copyright può ricevere una multa che va da 154,00 a 1.032,00 Euro. Asciutti e i senatori dell'opposizione puntano il dito contro questo punto della legge e anche contro la previsione di un bollino Siae per i file scambiati su Internet e di una nuova tassa sui masterizzatori.
La necessità di varare le misure a sostegno del cinema ha convinto anche l'opposizione a ritirare tutti i suoi emendamenti, sostituendoli con ordini del giorno nei quali si sollecita il Governo a modificare in tempi brevi la parte di legge riguardante lo scambio di file via Internet. Al momento del voto, i partiti della lista Prodi si sono astenuti, mentre Verdi e Comunisti italiani hanno votato contro.
'Il nostro giudizio sul decreto Urbani è un giudizio doppio per un provvedimento doppio', ha spiegato il senatore DS Luciano Modica. 'L'articolo sui reati di pirateria è completamente sbagliato'.
'Il decreto contro la pirateria è sbagliato nel metodo e nel merito', ha dichiarato il senatore verde Fiorello Cortiana. 'Oggi finalmente abbiamo convinto anche il ministro Urbani, che in aula si è impegnato a presentare le necessarie correzioni. Abbiamo vinto una prima tappa, ma il nostro intento è vincere la corsa contro l'ignoranza sui temi di Internet e della società dell'Informazione'.

ECCO COSA PREVEDE IL DECRETO URBANI
Estensione delle sanzioni antipirateria anche a chi scambia materiali protetti da copyright senza scopo di lucro. Un bollino Siae per i file diffusi su Internet. Una tassa sui masterizzatori. Queste, in sintesi, le misure introdotte dall'articolo 1 del decreto Urbani, quello riguardante la pirateria online.
- Si incorre nelle sanzioni di legge se si diffondono opere protette da copyright non più 'a fini di lucro' ma 'per trarne profitto'. Una definizione amplissima, che secondo la giurisprudenza comprende anche chi non ottiene benefici pecuniari dall'attività di scambio file. Multe, dunque, chiunque scarica mp3 protetti da Internet. La sanzione minima è di 154,00 Euro, che arrivano a 1.032,00 Euro in caso di reiterazione del reato. Rischia addirittura la reclusione chi mette in condivisione i propri file tramite servizi di file-sharing come KaZaA o WinMX.
- 'L'immissione in un sistema di reti telematiche di un'opera dell'ingegno, o di parte di essa, è corredata da un idoneo avviso circa l'avvenuto assolvimento degli obblighi derivanti dalla normativa sul diritto d'autore'. Con queste parole, il decreto Urbani introduce l'obbligo di una sorta di bollino Siae, come quello che viene posto sui cd, per i file messi in circolazione online.
- Così come già previsto per i videoregistratori, viene introdotto un prelievo del 3 per cento sul prezzo di vendita dei masterizzatori e dei software di masterizzazione. La tassa dovrebbe servire ad indennizzare gli autori danneggiati dalla copia delle loro opere.

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