In una riunione, organizzata dall'organismo permanente allo sviluppo economico, presieduto dal consigliere regionale Franco Pirolo, c'è stato il via libera all'iniziativa legislativa della Giunta rappresentata nella seduta dall'assessore all'industria, Lospinuso. Fissando le finalità e le forme di sostegno all'apparato produttivo, dopo l'adozione in Aula la nuova legge consentirà alla Regione di adeguare ai rinnovati indirizzi comunitari e statali il sistema degli aiuti alle imprese pugliesi.
Hanno avuto pareri positivi a maggioranza in quarta commissione il disegno di legge sulla disciplina regionale degli aiuti alle attività produttive e un emendamento del governo regionale. Condiviso all'unanimità quello proposto da Rifondazione Comunista per l'incremento occupazionale.
Ha spiegato Pirolo che l'emendamento del governo Fitto, approvato a maggioranza, consente di recuperare risorse già disponibili, che senza questo passaggio sarebbero rimaste escluse dall'impianto normativo. Si tratta di finanziamenti a sostegno delle attività produttive, conferiti dallo Stato e inseriti in un apposito fondo regionale.
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La destra contro il lavoro a tempo indeterminato nella nuova legge sugli aiuti alle imprese', questo il parere dei consiglieri regionali di Rifondazione Comunista, Michele Losappio e Arcangelo Sannicandro. Per i due consiglieri la cosa è tanto più grave perché nella vecchia legge che viene così modificata, la LR 3/01, all'art. 10, quel vincolo era esplicitamente previsto. Ora, invece, viene cancellato.
All'unanimità (ma con il no dell'assessore all'industria Lospinuso) la commissione ha 'fatto propria' un'altra modifica, proposta da Michele Losappio (prc), condividendo l'esigenza di base, rappresentata nella proposta, di integrare le finalità della legge con l'obiettivo dell'incremento occupazionale, 'che dovrebbe rappresentare una priorità per ogni legge regionale'.
Il presidente Pirolo, inoltre, ha espresso soddisfazione per la produttività dell'organismo consiliare allo sviluppo economico, ammirando il buon lavoro e lo spirito di collaborazione della commissione. Infine il presidente ha dato atto a tutti i componenti per il loro atteggiamento costruttivo che ha garantito risultati e non ha causato ritardi o rinvii alle nostre decisioni.
Secondo i rappresentanti di Rifondazione è necessario un contentino per salvare le apparenze dato che è stato respinto il consequenziale impegno che prevedeva la revoca dei finanziamenti a quelle imprese che non assumano a tempo indeterminato, così come proposto dal Prc all'art. 3.
Hanno sottolineato i consiglieri di Rifondazione, annunciando il voto contrario in Aula nella seduta del 25 maggio che nessuna motivazione tecnica o di uniformità alle direttive europee potrà mai ipotizzare che una Regione del Mezzogiorno possa impunemente finanziare gli imprenditori a prescindere dalla qualità dell'occupazione da produrre, se mai sarà prodotta.