Le associazioni che rappresentano il mondo dell'economia e del lavoro biellese, si sono riunite per organizzare 'Tutti per il futuro', un evento in programma nella mattinata di sabato 10 luglio 2004 presso il Palazzetto dello Sport, che si propone di analizzare e discutere lo sviluppo economico e sociale del territorio biellese.
Le associazioni coinvolte (Ascom, Cgil, Uil, Cia, Coldiretti, Collegio Edile, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Uib) stanno ultimando la stesura di un documento, intitolato proprio 'Tutti per il futuro', che conterrà le prospettive, principali e sostenibili, dello sviluppo per il Biellese e le esigenze di supporto istituzionale ed esterno.
Le prospettive di sviluppo riguardano: una manifattura d'eccellenza, un terziario turistico tradizionale e innovativo di eccellenza, un primario qualificato.
Alle istituzioni il documento chiede una politica industriale a favore del Made in Italy oltre ad investimenti strategici per una società evoluta, aperta e preparata.
I rappresentati delle varie realtà coinvolte, riunitisi nel pomeriggio di ieri (giovedì 20 maggio 2004) presso l'Uib, hanno sottolineato l'importanza di questa sorta di mobilitazione generale del mondo economico locale che si prepara a sensibilizzare, non solo con la manifestazione del 10 luglio, ma anche con altre iniziative, il resto del paese.
'Si tratta di una coralità inusuale' ha commentato Ermanno Rondi 'che testimonia la volontà di dar vita ad un'iniziativa di grande portata che oltre a Biella dovrà poi coinvolgere gli altri distretti'.
'Le associazioni coinvolte' ha aggiunto Alberto Brocca 'rivolgono un appello ai Biellesi invitandoli a riflettere sul proprio futuro alla ricerca di risposte che permettano di reagire alle difficoltà'.
'L'evento del 10 luglio' ha precisato ancora Federico Trombini 'vuole essere un momento di confronto per parlare del Biellese, ossia di un territorio che sta soffrendo a causa dei problemi del settore tessile. Quello che proponiamo è un messaggio forte che testimonia la necessità di concertazione per far uscire il Biellese da questa situazione'.
Uno dei temi principali legati alla volontà di agire e operare tutti insieme in difesa del territorio e della sua economia è certamente la campagna contro la contraffazione in difesa del Made in Italy. Una campagna già partita con una raccolta di firme su carta, che ora propone, proprio in relazione alla nuova iniziativa, uno sviluppo di tipo informatico tramite un sito Internet (già consultabile, ma in via di ampliamento) all'interno del quale è possibile non solo firmare la petizione, ma anche proporsi come 'messaggeri' per diffondere l'iniziativa anche a livello nazionale.
La tutela del Made in Italy, come è stato sottolineato, non riguarda infatti solo il tessile o il Biellese, ma coinvolge tutti i prodotti italiani che subiscono il fenomeno della contraffazione.
I promotori dell'iniziativa si augurano di sensibilizzare un elevato numero di persone, in modo da poter presentare alle istituzioni nazionali ed europee una mole di firme tanto significativa da spingere le autorità ad attuare processi legislativi a tutela della capacità e della cultura produttiva italiana.
Sul sito www.fattoinitalia.org è possibile quindi non solo sottoscrivere la petizione per la tutela del Made in Italy, ma anche proporsi come aderenti all'iniziativa che mira a diffondere informazioni su tutto quanto viene promosso e attuato allo scopo di difendere la qualità dei prodotti italiani.
Il programma dettagliato della manifestazione del 10 luglio 2004 non è ancora stato stilato, ma è stato comunicato che interverranno all'incontro anche Epifani, Pezzotta, Angeletti e Pininfarina.
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