L'Antf, Associazione nazionale trapianti di fegato, ha illustrato in una conferenza stampa a Bari la situazione dei trapianti nella nostra regione. Nei trapianti di reni, dopo un'esperienza trentennale, la Puglia è al livello dell'Emilia, la più 'sensibile' in Italia. I trapianti di fegato nei centri di eccellenza regionali risalgono solo al 1998 e ad oggi sono già 105.
Non più viaggi della speranza in Italia o all'estero, la sanità pugliese è impegnata con buoni risultati, tecnologie all'avanguardia e personale specializzato. Vengono somministrati ad 'uso compassionevole' farmaci sperimentali contro la regressione epatica e l'aggressione di virus.
Si può e si deve migliorare, però. Una maggiore sensibilità dei cittadini si traduce in tempi d'attesa più brevi, ora vanno da un minimo di sei mesi a un anno, secondo criteri di priorità e di compatibilità.
Raffaella Fidanzia, presidente della sezione barese dell'Antf, ha affermato che '...c'è ancora da fare, occorrono un coordinamento capillare e più informazione, per questo abbiamo bisogno di un mano, da parte di istituzioni, sistema sanitario, scuola e stampa'.
La Fidanzia è impegnata in una campagna di sensibilizzazione che ha il sostegno dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale e si articola in una fitta serie di iniziative, nell'ambito della settima giornata nazionale della donazione di organi.
Ha osservato ancora la dottoressa che una pericolosa disinformazione e qualche pregiudizio che serpeggia tra la gente sollecitano un'informazione giusta e corretta. Donare gli organi non è solo un atto di generosità che non costa nulla, è una risorsa per la vita, un 'sì' che può cambiare l'esistenza di una persona che soffre ed anche dei familiari.
L'Antf distribuirà un libretto educativo (protagonista il topolino Geronimo Stilton) tra i bambini delle scuole (22esimo circolo S. Girolamo e S. Giovanni Bosco di Bari, S. Pietro in Lama) che hanno inviato più disegni sul tema della donazione. Ha organizzato una serie di appuntamenti sportivi (era presente il presidente del circolo nautico Costa del Sole, Francesco Leccese) ed ha ricordato i componenti dell'equipe cagliaritana periti nell'incidente aereo in Sardegna, mettendo a dimora un alberello sotto la muraglia.
Il prof. Antonio Francavilla, dirigente del centro di gastroenterologia del Policlinico e pioniere delle tecniche di trapianto del fegato importate dagli Stati Uniti, ha sottolineato che 'grazie alle associazioni è stato svolto un lavoro prezioso, la cultura della donazione è entrata tra i valori dei giovani e non solo. Il problema è sentito tra la gente e non si hanno grandi difficoltà a far accettare il principio dell'espianto.
Erano baresi i primi trapiantati in Italia, a Milano, nel 1984, ed oggi seguiamo a Bari più di 350 pazienti operati, tanto è vero che Bari è al livello di Bologna e Milano, capofila nel settore. Nonostante tutto, però, resta un nodo di tipo organizzativo: quello che manca è un team adeguato a prendersi cura del paziente, strutture idonee, ambienti decorosi, un riconoscimento seppure minimo dei meriti professionali. La Giunta Regionale ha demolito la sanità pugliese, ha chiuso ospedali, ha provocato mancata occupazione'.
Sul coinvolgimento essenziale dei giovanissimi si è espresso il prof. Giuseppe Vernì, dell'Ufficio scolastico regionale affermando che 'la scuola è il luogo ideale per abituare i ragazzi ad un livello di sensibilità, solidarietà e disponibilità fin dall'età precoce, dalle elementari. L'esperienza suggerisce di partire dall'avvio del prossimo anno scolastico e di creare una risorsa di sistema tra istituzioni pubbliche e sanitarie, scuola e associazioni, per definire tutti insieme un percorso di crescita e di diffusione del valore della vita'.