'Uno 'sviluppo sostenibile' differenziato ed articolato nei diversi settori produttivi rappresenta l'unica strada percorribile per non ripetere gli errori del passato e dare, nel contempo, l'atteso sviluppo economico a piccoli comuni e frazioni rurali, in modo particolare nelle aree interne'.
È quanto ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Sabina Claudia Janner, intervenendo al convegno 'Manfredonia e il Gargano: economia e ambiente', promosso e organizzato da Università di Foggia, Amministrazione Provinciale di Capitanata, Città di Manfredonia e Consorzio di Bonifica Montana del Gargano.
'La storia degli interventi realizzati dal Consorzio in oltre quarant'anni di attività e l'evoluzione delle tecniche correlate - ha aggiunto il Presidente Janner - costituiscono un patrimonio tecnico-culturale di fondamentale importanza per comprendere le dinamiche economiche e paesaggistico-ambientali che hanno caratterizzato il Gargano a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Un patrimonio che testimonia altresì le notevoli potenzialità del territorio e le sue vocazioni primarie nei settori dell'agricoltura, della zootecnia e del turismo rurale e naturalistico'.
Molto, tuttavia, deve essere ancora realizzato e per tali ragioni - anche alla luce delle emergenze ambientali che hanno caratterizzato l'avvio del terzo millennio - il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano ha promosso e coordinato la costituzione di un 'Comitato Garganico per la lotta alla siccità ed alla desertificazione' che ha redatto un Piano di lotta alla siccità ed alla desertificazione del promontorio, nonché un'associazione di Comuni per lo Sviluppo Sostenibile denominata 'Garganocomune' per far fronte congiuntamente a tutti i fenomeni di degrado ambientale, attraverso la predisposizione di schede progetto e attività di monitoraggio sui finanziamenti disponibili.
'In proposito la riforma dei Consorzi di Bonifica recentemente approvata dalla Giunta regionale pugliese - ha concluso il Presidente Janner - nel ribadire compiti e funzioni da tempo assunte dagli enti consortili nei rispettivi territori di competenza, chiama gli stessi ad una maggior impegno in direzione delle sinergie istituzionali, che trovano nella bonifica montana opportunità concrete di sviluppo attraverso azioni per la difesa del suolo, la tutela dell'ambiente, lo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali'.