Cin cin tra cultura e vino primitivo nella biblioteca del Consiglio regionale. Il terzo appuntamento con i libri della 'Puglia che scrive' ha visto protagonista il volume 'La riscoperta del primitivo: viaggio nella storia e nei segreti di un grande vino', di Giuseppe Baldassarre (Edizioni dal Sud, Bari).
A presentarlo, i delegati dell'Associazione italiana sommelier Vito Cecere e Giovanni Arcieri, nella sede della biblioteca multimediale 'Teca del mediterraneo'. L'appuntamento rientra infatti tra gli incontri con autori, testi ed editori pugliesi al centro dell'iniziativa di valorizzazione della tradizione regionale legata al progetto 'Percorsi identitari: la Puglia che scrive, che edita, che parla di sè'.
'Ricerca dell'identità pugliese e recupero di un piccolo tassello di questa identità' è proprio la traccia che Baldassarre ha voluto seguire nei suoi 'appunti di storia', per ritrovare il senso di un vino forte e generoso come il primitivo nella storia e nella tradizione regionale. Tappe suggestive del suo viaggio, la ricerca di curiosità e precedenti legati al culto del vino, le raccolte di versi in latino, italiano, dialetti locali e di ricette nelle quali il 'rosso che macchia il bicchiere' la fa da protagonista.
Nell'illustrare il lavoro l'autore ha dichiarato di aver avuto 'l'ambizione di risvegliare la coscienza delle tradizioni dialogando con esperti che lavorano per caratterizzare aspetti scientifici di un vitigno che ha molte sfaccettature'. Se si considera che 'le potenzialità del primitivo non sono ancora state esplorate ed evidenziate', il libro può essere considerato un importante passo avanti nella 'caratterizzazione della personalità di questi luoghi e dei vari figli del primitivo'.
Come ha ricordato Arcieri, 'si avverte l'esigenza di acquisire il valore del prodotto e di spingere la sua presenza nella grande ristorazione, ancora poco attenta alle potenzialità di un vino che si presta a grandi soluzioni in ambito gastronomico'.
Al di là del discorso strettamente tecnico, al quale Baldassarre non si sottrae, ricorrendo comunque, ad un linguaggio sempre scorrevole, l'augurio e l'invito ai lettori è di 'riuscire ad amare la Puglia'. Carattere generoso e tempra di ferro. Il primitivo riassume in un bicchiere i tratti dei pugliesi e le sensazioni forti anticipate da Arcieri nell'invitare alla degustazione.