Sì della quarta commissione regionale alle nuove 'Disposizioni in materia di attività estrattive'. 'Un provvedimento - ha spiegato il presidente della commissione Francesco Pirolo - con il quale si intende assicurare la prosecuzione dell'attività estrattiva delle cave di pietra regolarmente in esercizio'.
Il disegno di legge è stato approvato a maggioranza con il voto contrario dei consiglieri Michele Ventricelli (Ds), Michele Losappio (Prc) e Antonio Maniglio (Ds).
La salvaguardia delle cave in zone protette, secondo Losappio, rappresenta una 'vera contraddizione in termine'. Infatti il consigliere di rifondazione, ha espresso le sue perplessità: 'il problema occupazionale - ha detto - non può essere di per sé principio che motiva la legge e potrebbe, comunque, essere risolto in altra maniera. Parliamo di un numero di lavoratori pari alla metà circa dei disoccupati delle ccr, per i quali non mi sembra sia stata mai fatta una legge. Il problema sociale non può essere strumentalizzato.'
Per il governo regionale la proposta è stata elaborata con la logica di contemperare l'interesse privato e quello pubblico della tutela ambientale.
'Nel mondo estrattivo - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici, Mario Carrieri - c'è la necessità di mettere ordine e di chiudere i procedimenti con i cavatori che devono rilasciare le pratiche fideiussorie e presentare i piani di recupero. Quelli che discutiamo sono provvedimenti sufficienti in attesa del Piano regionale delle attività estrattive (Prae)'.
Il timore dell'opposizione riguarda anche la 'possibilità che questa legge serva ad autorizzare nuove cave'. Ma secondo il governo si tratta solo di 'rendere giustizia agli imprenditori che hanno presentato la domanda nell'85 e non hanno avuto una risposta'.
Proprio dal Prae parte l'intervento di Piero Pepe (Margherita). 'Questa iniziativa legislativa deve essere collegata al Piano tanto atteso dagli addetti del settore - ha detto - altrimenti ha tutta l'aria di una sanatoria per coloro che non sono in regole'.
'Legge avventata' anche per Ventricelli che parla di 'timbro di sapore elettoralistico' e che, come tutta l'opposizione, ha dei dubbi sui termini della proroga delle concessioni. La parola adesso al Consiglio regionale.