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30/11/2004

LA REGIONE ANNULLA L'ADDIZIONALE IRPEF
Quinta commissione consiliare: esame delle candidature Edisu
Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge con il quale si azzera l'addizionale Irpef e nello stesso tempo si concede una 'boccata d'ossigeno' ai Consorzi di bonifica, consentendo il pagamento di parte degli stipendi ai dipendenti.
Un assenso unanime sul provvedimento, ma con qualche giudizio di merito negativo sulla sostanza da parte del centrosinistra, che ha sottolineato la 'inconsistenza della cifra che i pugliesi andranno a risparmiare a seguito di questa iniziativa e la necessità di provvedere per i Consorzi alla elaborazione di una riforma'.
Il risparmio per i cittadini pugliesi sarà di 24,00 Euro all'anno per un reddito di 1000,00 Euro mensili. 'Un risparmio inesistente' sottolinea l'opposizione, ma il presidente Fitto rilancia ricordando il 'gran chiasso' che proprio dai banchi dell'opposizione fu fatto quanto all'inizio della legislatura venne introdotta questa addizionale. 'Se oggi è inconsistente - spiega Fitto - vuol dire che lo era anche allora, altrimenti occorre sottolineare che avete fatto solo demagogia: sia al momento dell'introduzione, sia adesso che viene eliminata?
Quando fu introdotta, lo ricordiamo, si trattava di una aliquota pari allo 0,5% a decorrere dal primo gennaio 2002. Ridotta allo 0,3% dal primo gennaio 2003 e allo 0,2% dal primo gennaio 2004. Oggi il governo, con questo provvedimento, ha soppresso completamente l'aliquota che rientra nella tipologia di 'pressione fiscale di competenza delle Regioni'.
Fitto ha sottolineato che la Puglia è tra le Regioni d'Italia con la pressione fiscale più bassa. È la Regione cioè che utilizza meno di tutte, quelle tipologie di pressione fiscale che sono prerogative dei governi regionali. 'È sufficiente osservare il panorama fiscale delle varie Regioni - ha detto il presidente - per ricavare un quadro di riferimento che vede la Regione Puglia inserita tra quelle che registrano la pressione fiscale più contenuta'.
'In particolare - ha continuato Fitto - per quanto attiene alle aliquote Irpef di addizionale regionale, sono numerose le Regioni che hanno adottato quote superiori a quella base dello 0,90%. Fra queste possiamo citare: la Calabria, la Lombardia, le Marche, il Piemonte l'Umbria e il Veneto'.
Ma il trend positivo per la Puglia riguarda anche altro genere di pressione fiscale. Dalla relazione di accompagnamento al disegno di legge, emerge infatti, che per quanto riguarda l'Irap si registrano alcune regioni (Marche, Toscana Veneto) che hanno adottato aliquote superiori a quella base del 4,25%.
La Calabria, la Campania, e il Veneto inoltre hanno apportato aumenti del 10% e le Marche del 7,98% alle tariffe relative alle tasse automobilistiche.
La Campania, infine è stata costretta ad aumentare l'imposta regionale sulla benzina per autotrazione dello 0,02582 al litro.
'Insomma - conclude l'assessore al bilancio, Rocco Palese - si è provveduto a realizzare una politica complessiva di contenimento della pressione fiscale regionale al fine anche di meglio sostenere il processo di rilancio del tessuto produttivo e sociale della Puglia specie in una fase, come l'attuale , in cui sono presenti importanti opportunità finanziarie nel bilancio regionale da indirizzare verso linee progettuali e programmatiche incisive e ben definite'.
Riguardo ai Consorzi di bonifica, per i quali il Consiglio ha stanziato sei milioni di Euro, il presidente Fitto ha spiegato che 'stiamo seguendo un percorso improprio al solo scopo di salvaguardare gli stipendi dei lavoratori, una strada tracciata anche attraverso il confronto con i sindacati, che ha come obiettivo la riforma di questi enti'.
Ma tutto questo non ha accontentato l'opposizione che ha accusato il governo regionale di 'utilizzare questa manovra per fini meramente elettorali' sul fronte della cancellazione dell'addizionale, invece sull'altro ha invocato la riforma 'che da tempo giace nei cassetti, senza vedere la luce'.

Esaminate dalla commissione affari generali del Consiglio regionale le proposte di candidatura pervenute dai consiglieri per la presidenza degli Edisu di Bari e Foggia e l'elezione di quattro rappresentanti regionali nel consiglio di amministrazione.
Tutte le domande sono state approvate, ad eccezione delle tre che non corrispondevano ai criteri stabiliti dalla legge regionale n. 12 del '96. Fondamentale per i candidati l'esperienza tecnico-amministrativa a livello professionale o dirigenziale, cinque anni per i laureati in materie giuridiche o economiche e dieci anni per i laureati in altre materie e per i diplomati. L'alternativa è l'esperienza di almeno tre anni in qualità di pubblico amministratore.
Le nomine spettano ora al Consiglio regionale.

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