L'Associazione di Protezione Ambientale 'Fare Verde', da tempo pone l'attenzione sui temi ambientali nel nostro territorio provinciale di Foggia. Il tema più ricorrente negli ultimi tempi è quello degli inceneritori di rifiuti o termovalorizzatori.
'Fare Verde' ha, così, deciso di procedere partendo da un territorio che storicamente ha presentato altri disastri ambientali: quello di Manfredonia.
In un incontro con i soggetti interessati e con quelli competenti in materia, l'Associazione e le organizzazioni (Coldiretti, Confagricoltura, C.I.A., FNL, UGL Coltivatori, Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della Provincia di Foggia, Associazione dottori in Scienze Agrarie e Forestali, Comitato di Borgo Mezzanone, Facoltà di Agraria di Foggia, Ordine dei dottori Medici Veterinari) hanno redatto un comunicato congiunto che di seguito riportiamo.
'PREMETTENDO che l'Unione Europea stabilisce una strategia che prevede una gerarchia di metodi per affrontare il problema rifiuti: in primis la Prevenzione, la Riduzione, la Riutilizzazione, la Raccolta Differenziata, il Riciclo per il recupero di materia, il Compostaggio di rifiuti organici;
RICORDATO che gli scarti alimentari dei mercati e di cucina, oltre a quelli verdi (sfalci e potature), con un semplice processo di maturazione, il compostaggio, (che imita quanto avviene in natura, nei boschi) diventano un prezioso integratore di sostanze nutritive per i terreni agricoli impoveriti;
CONSTATATO come solo poco più del 4% dei rifiuti della Provincia di Foggia viene destinato al riciclo e nessun Comune ha avviato la separazione della frazione organica dei rifiuti, non riuscendo a raggiungere agevolmente gli obiettivi da raccolta differenziata posti dal Decreto Ronchi, e avviando a recupero rifiuti alimentari e verdi, invece continuano a finire in discarica;
EVIDENZIATO che tutti i Comuni devono muoversi celermente per attivare la separazione dell'organico ed il suo recupero;
SOTTOLINEATO che detto recupero sia necessario non solo per evitare lo spreco di una risorsa in discarica, ma anche per scongiurare la desertificazione che già minaccia il 27% dei terreni agricoli italiani per carenza di sostanza organica, soprattutto al sud (che è invece la zona più in ritardo con la raccolta differenziata dell'organico);
ritengono di esprimere PREOCCUPAZIONE per l'eventuale insediamento di Inceneritori nel territorio di Manfredonia, nei pressi di Borgo Mezzanone, in quanto con le emissioni del suddetto impianto e con la conseguente contaminazione, si avrebbero possibili danni alla:
- Agricoltura: si andrebbero a colpire la qualità e la quantità della produzione agricola e zootecnica, la sicurezza alimentare; si avrebbe svalutazione dei prodotti, svalutazione economica di edifici e di intere aziende agricole circostanti.
- Ambiente: si colpirebbe in modo irreversibile nella zona circostante: l'atmosfera, la fauna, la flora, i terreni e i corsi d'acqua.
- Salute: si metterebbe gravemente a rischio la salute di chi lavora, di chi abita nel territorio circostante e di tutti coloro che mangerebbero prodotti contaminati.
Tutte le organizzazioni sopra citate, quindi, chiedono di avviare al più presto un confronto con le istituzioni competenti, in quanto la realizzazione di tale opera non può prescindere dal contesto socio-economico del territorio'.