'Quello che ci proponiamo è avvicinare di più e più concretamente, com'è giusto che sia, le decisioni sullo sviluppo al territorio e ai cittadini'. Nicola Affatato, segretario generale della CGIL di Capitanata, spiega così l'iniziativa 'Azioni comuni per lo sviluppo', un seminario promosso dalle Camere del Lavoro di Foggia, Avellino, Benevento e Campobasso, che si terrà venerdì prossimo 14 gennaio, dalle ore 10, presso il Museo del Sannio, a Benevento, i cui lavori saranno chiusi dal segretario nazionale della CGIL, Paolo Nerozzi.
A presiedere i lavori sarà Michele Gravano, segretario generale della CGIL Campania; sarà presente anche il segretario generale della CGIL Puglia, Domenico Pantaleo.
Le comunicazioni saranno tenute dai segretari generali delle quattro Camere del Lavoro: Nicola Affatato, Michele Petraroia (Campobasso), Antonio Di Stasio (Avellino), Alfonso Viola (Benevento).
Al seminario interverranno i presidente della quattro Province: Carmine Stallone, Augusto Massa (Campobasso), Carmine Nardone (Benevento) e Alberta De Simone (Avellino).
Previsti ancora gli interventi dei rettori dell'Università degli Studi di Foggia, Antonio Muscio; dell'Università del Molise, Giovanni Cannata; dell'Università del Sannio, Aniello Cimitile.
Come si legge nel documento redatto dalle quattro Camere del Lavoro, questo è '...un confronto utile per realizzare un processo di coordinamento tra le strutture sindacali dei quattro territori e teso ad elaborare, in un contesto di proficue relazioni di prossimità, una piattaforma a sostegno dello sviluppo delle rispettive zone d'influenza. Un'azione sindacale che intende aprire e consolidare una discussione plurale, indirizzata a dialettiche dai contenuti inclusivi e di solidarietà tra territori, da proporre quale argine da innalzare all'invasiva e insistente deriva corporativa contenuta nella Grande Riforma Federale del Governo'.
Tra i fattori economici, produttivi, ambientali e sociali che accomuneranno le azioni per la crescita delle quattro province, le priorità individuate riguardano:
- Il completamento e una più adeguata funzionalità delle reti di trasporto
- La gestione solidale e razionale delle risorse idriche
- Il rafforzamento delle politiche industriali
- La valorizzazione delle produzioni agro-alimentari
- La messa in sicurezza del territorio
- La costruzione di un centro interdistrettuale per la ricerca applicata
- Azioni mirate al miglioramento e all'integrazione delle politiche della formazione d'eccellenza
- L'integrazione delle politiche sociali nelle aree di prossimità delle quattro province
'Nel documento elaborato dalle segreterie confederali di Foggia, Avellino, Benevento e Campobasso - spiega Nicola Affatato - c'è uno sforzo propositivo per affrontare, insieme e con più forza, le questioni fondamentali che possono legare le iniziative di sviluppo delle quattro province, in particolare delle aree interne e contigue più interessate dal fenomeno della marginalità. Queste azioni comuni hanno l'obiettivo fondamentale di superare la condizione negativa comune ai nostri territori, quella di essere periferie di sistemi, integrando tra di loro le dinamiche di sviluppo comuni e rafforzando gli elementi di contesto che possono valorizzare questa complementarietà'.
Un impegno comune necessario perché 'più forti sono oggi i rischi per il Mezzogiorno di subire effetti ancora più pesanti dalla crisi economica che il Paese sta attraversando a causa delle scelte ingiuste e sbagliate del Governo. Un Governo che dimenticato il Mezzogiorno e che da tempo sta attuando scelte che vanno nella direzione opposta alle reali esigenze del Paese e soprattutto del Sud e che stanno determinando, soprattutto nei nostri territori, dove il sistema economico e più debole, la chiusura di attività produttive, licenziamenti e cassa integrazione, insieme a tante ingiustizie e tanta povertà'.
'In noi c'è la piena consapevolezza delle difficoltà che incontreremo in questo impegno comune -conclude il segretario generale della CGIL di Foggia - a cominciare dalle scelte irresponsabili e antimeridionaliste, come la devolution, del Governo. O le difficoltà nel confronto con un governo regionale, come quello della Puglia, che con il suo neocentralismo consolida e accentua il potere anziché delegarlo agli Enti Locali e che continua a gestire anziché programmare, accumulando notevoli ritardi e contraddizioni che frenano l'espansione e il progresso della regione. Per queste ragioni il nostro impegno non dovrà essere qualcosa in più rispetto allo sforzo programmatico e rivendicativo per lo sviluppo e il lavoro che stiamo realizzando nelle quattro province, ma dovrà essere parte integrante di un'azione condivisa per una più giusta dimensione dello sviluppo locale, come quella che stiamo cercando di realizzare in Provincia di Foggia con la piattaforma unitaria di CGIL CISL UIL per l'occupazione, la sostenibilità sociale, lo sviluppo e la competitività del sistema Capitanata e con gli accordi conseguenti sottoscritti con la Provincia, i Comuni e l'Assindustria'.