Conclusa prima del previsto la discussione generale sulla legge elettorale. Questo per una ipotesi di mediazione proposta dal consigliere Vittorio Potì (Socialisti autonomisti) e condivisa e dal centrosinistra e dal centrodestra. L'idea è quella di verificare, alla luce di tutto quello che emerso dal dibattito sul nuovo impianto della legge, un possibile percorso condiviso da tutte le forze politiche su questa materia. Tutto questo accade mentre da Roma arriva la conferma delle date in cui si andrà a votare per il rinnovo dei Consigli regionali: il 3 e 4 aprile. Questo significa che il Consiglio regionale sarà sciolto il 17 febbraio. Oggi i lavori sono ripresi alle 10:30 per la discussione dell'articolato.
Gli ultimi interventi: Carlo Madaro (Italia dei valori), Aldo Aloisi (Forza Italia), Vittorio Potì (Socialisti autonomisti), Pino Pisicchio (Rinnovamento Puglia), Mimmo Lomelo (Verdi).
Madaro: 'Fitto si comporta come quelle squadre forti (Juventus e Milan per esempio), che possono vincere per conto proprio e che invece truccano il risultato per stravincere'. Così esordisce l'ex magistrato, che continua lanciando accuse al governo Berlusconi: 'L'abitudine del centrodestra di fare le leggi personalizzate ha un senso per Berlusconi che deve proteggersi dalla galera, ma per Fitto questo è incomprensibile'.
E poi nello specifico della legge elettorale: 'Lo sbarramento è una porcheria, uno strumento antidemocratico che stiamo subendo con violenza per colpire il legittimo desiderio di partecipare alla competizione elettorale'. E conclude: 'in questa aula si sta realizzando un delitto contro i partiti minori, un vero e proprio omicidio volontario'.
Aloisi: 'Questa assemblea legislativa ha il dovere di scrivere le nuove regole per andare a votare, per organizzare la partita. Credo che, quello dello sbarramento sia un falso problema, visto che coloro che ritengono, possono unirsi, federarsi e superare la questione'. Aloisi sottolinea il concetto che 'la democrazia consente a tutti di partecipare e, a quelli che raggiungono un maggiore consenso, di vincere le elezioni'. E continua: 'Dobbiamo uscire dalla logica che la legge deve essere fatta ad immagine e somiglianza di ciascuno di noi. Il Tatarellum è una legge imperfetta che ha un corpo che mal si collega alla sua testa'. Infine l'atto d'accusa al centrosinistra: 'Nel vostro ragionamento c'è qualcosa di truffaldino e poco onesto intellettualmente'.
Potì: 'Dobbiamo stare attenti alla ipotesi non molto remota, di scioglimento di un Consiglio appena eletto, perché questa legge che stiamo andando a votare contiene delle insidie molto evidenti. Il Tatarellum ha garantito lo svolgimento di elezioni corrette e soprattutto la governabilità'.
Pisicchio: 'A 70 giorni dalle elezioni volete trasformare una partita da leale in sleale, cambiando le regole e soprattutto volete sopprimere la rappresentanza dei partiti minori. Stiamo attenti a quello che la gente capirà ed elaborerà dopo questa esperienza, rischiamo di allontanare gli elettori'.
Lomelo: 'Fermiamoci un attimo a riflettere e cerchiamo di capire dove ci conduce questa legge elettorale. Sediamoci a discutere seriamente di tutto l'impianto. Mi rifiuto di contrattare sullo sbarramento, anzi lancio una sfida ad alcuni esponenti del centrodestra per alzare al massimo la soglia'. E poi Lomelo si rivolge a Fitto definendolo un colosso di argilla che in realtà 'ha paura e per questo tenta di blindare per quello che è possibile la prossima competizione'.