'Nel comune di Rocchetta S. Antonio si sta verificando una perdurante e preoccupante interruzione nella distribuzione della corrispondenza da parte del locale ufficio postale. Da più di una settimana (anzi siamo a 2 settimane) nel piccolo paese del Subappennino Meridionale non viene recapitata la corrispondenza ai circa 2000 abitanti, causando ovviamente notevoli disagi che si sommano a quelli provocati dalla neve.
Si tratta di un fatto estremamente grave: interruzione di pubblico servizio. Mentre ai cittadini che si recano all'ufficio postale vengono date scarne informazioni e nessuna notizia certa sulle proprie missive.
Un tale evento è inqualificabile: può l'assenza di un postino, per qualsiasi causa, giustificare un tale disservizio? Possibile che nella società Poste Italiane si possano giustificare simili eventi?
Possibile che il personale dell'ufficio non sia riuscito ad organizzarsi ovviando alla momentanea assenza del postino, attraverso un processo logico ed efficiente. Avrebbero potuto, gli impiegati, separare la corrispondenza in ordine alfabetico o con altro criterio, distribuendola ai clienti che si rechino nell'ufficio per reclamarla?
Nonostante le tecnologie più avanzate che vengono ampiamente esposte e pubblicizzate da Poste Italiane, questo evento dimostra che nulla può sostituire l'efficienza, la capacità di trovare soluzioni innovative ai problemi dai più banali ai più complessi, che sono proprie di una gestione manageriale'.
Lettera firmata