Ricevuta, pubblichiamo una lettera del segretario generale della Camera del Lavoro, Nicola Affatato, indirizzata al Presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto.

'Signor Presidente,
grazie ad uno sforzo congiunto dei soggetti pubblici e privati locali, la Capitanata è oggi pronta a confrontarsi con la Regione Puglia sulla base di una propria proposta che individua alcune priorità per lo sviluppo locale necessarie per favorire una crescita economica e sociale più adeguata in condizioni di legalità e sicurezza.
L'azione della CGIL e degli altri sindacati confederali ha consentito di realizzare nei mesi scorsi i confronti necessari che hanno reso possibile importanti convergenze con le Istituzioni locali, con il sistema delle imprese e con il mondo del sapere sui contenuti della piattaforma per l'occupazione, la sostenibilità sociale, lo sviluppo e la competitività del 'sistema Capitanata'. Quella stessa piattaforma e quelle stesse proposte sulle quali la Regione non ha mai inteso aprire il confronto con il sindacato.
Da questi confronti è scaturita un'intesa - sottoscritta il 1° febbraio u.s. - che individua nella Provincia di Foggia 'l'Istituzione più idonea a promuovere e coordinare programmi e iniziative integrate e strategiche di rilevanza provinciale per lo sviluppo del territorio di Capitanata'. Lo stesso accordo prevede, inoltre, di 'dare mandato alla Provincia di Foggia di avviare con la Regione Puglia il percorso per addivenire alla stipula di uno o più accordi di programma', per affrontare e risolvere in modo sinergico alcune priorità da cui dipendono le possibilità di sviluppo economico e sociale della provincia di Foggia (sviluppo integrato dei sistemi produttivi locali e delle aree industriali; sviluppo del sistema integrato dei trasporti e della logistica; potenziamento e sviluppo della ricerca e dell'innovazione; programma integrato disinquinamento siti e riutilizzo acque reflue; reti idriche e irrigue con intese interregionali per accrescere la disponibilità di acqua).
L'intesa è stata resa possibile grazie ad un impegno di concertazione e alla sensibilità e alle competenze di tutti i soggetti locali promotori che insieme al sindacato hanno condiviso questa necessità: Provincia di Foggia, Camera di Commercio, Università di Foggia, Comune di Foggia, comune di Manfredonia, Comune di Cerignola, comune di san Severo, Assindustria di Capitanata, Confapi, Confcommercio. Altri soggetti pubblici e privati hanno già manifestato interesse all'iniziativa a cui intendono aderire e che intendono sostenere.
In definitiva, l'iniziativa si prefigge di avvicinare le scelte di sviluppo locale al territorio con un maggiore coordinamento dei progetti e delle risorse finanziarie in modo da rendere più selettive e, quindi, più efficaci le scelte da indirizzare su vere priorità da inserire, di comune accordo, nelle strategie di sviluppo regionale, riservando alla Capitanata l'attenzione che spesso è mancata.
Poche cifre confermano, purtroppo, che la provincia di Foggia sta subendo più pesantemente gli effetti della crisi che sta colpendo il Paese e in particolare il Sud, assegnando alla nostra provincia, tra le tante emergenze - una particolarmente grave - l'emergenza lavoro:
- recenti stime ufficiali fissano, infatti, in circa 144mila le persone in cerca di occupazione su una popolazione complessiva di circa 690 mila abitanti, ma è sempre più consistente il numero di persone - soprattutto giovani e donne - che sfiduciate rinunciano alla ricerca di lavoro e che quindi non risultano censiti dalle statistiche ufficiali;
- la Capitanata fa registrare, pertanto, un tasso di disoccupazione tra il 16 e il 17% (superiore alla stessa media regionale del 14 -15% e con un differenziale sul dato nazionale superiore al 7%), nonostante i circa 2.000 nuovi posti di lavoro realizzati con gli investimenti del Contratto d'Area di Manfredonia;
- sono alcune migliaia i giovani laureati e diplomati che dalla Capitanata si sono spostati verso altre regioni del Nord per trovare lavoro senza una prospettiva di ritorno;
- sono decine le attività imprenditoriali in crisi in tutti i settori produttivi che stanno determinando cassa integrazione, mobilità e licenziamenti;
- lo sfruttamento illegale del lavoro ha raggiunto livelli insopportabili e recenti stime hanno calcolato che il ricorso al lavoro irregolare ha raggiunto il 37% sul totale delle unità di lavoro;
- l'osservatorio economico UNIONCAMERE ha inoltre assegnato il 102° posto alla provincia di Foggia nella graduatoria per reddito medio pro/capite con 11.309,70 Euro - penultima posizione che precede solo Crotone con 11.195,70 Euro - Guida la graduatoria Milano con un reddito medio pro/capite di 30.021,70 Euro;
- lo stesso osservatorio assegna alla nostra provincia il 92° posto - nella graduatoria delle 103 province italiane - nella dotazione di infrastrutture economiche e sociali; in quella per la qualità della vita ci è invece riservato il 78° posto. La dotazione supera appena il 55% di quella nazionale e rappresenta appena il 79% di quella pugliese. Nel dettaglio territoriale, la provincia di Foggia, oltre a presentare un distacco di 44 punti rispetto alla media italiana, lamenta un ritardo di 20 punti rispetto al Mezzogiorno, che aumenta fino a 23 se confrontato con il livello di infrastrutture della Puglia.
L'elencazione dei problemi potrebbe continuare sul versante dell'assistenza socio - sanitaria che non riesce a fornire adeguate risposte alle pressanti esigenze rese più gravi anche dai continui tagli operati dal Governo agli Enti locali. Infine, vecchie e nuove povertà si accomunano nella richiesta sociale di case popolari o fitti agevolati insieme a pressanti necessità di sostentamento economico e d'inserimento nel mondo del lavoro fino a ieri garantito, sia pur tra tanti limiti e contraddizioni, dal reddito minimo - anch'esso abolito dal Governo - che nella città di Foggia ha garantito il minimo vitale per circa 10mila persone. La Capitanata come Sud nel Sud quindi, condizione aggravata sia dalle scelte antimeridionaliste del Governo, sia dalla disattenzione e dalla scarsa efficacia delle politiche di sviluppo della Regione Puglia.
Ma lo scopo di questa lettera non è quello di recriminare sul passato bensì quello di prendere atto dei gravi problemi e delle condizioni di arretratezza ma anche delle concrete potenzialità di questa terra, per guardare in avanti con impegni concreti e con un governo dei processi più giusto per tutto il territorio regionale. Ci auguriamo che le nostre preoccupazioni saranno da Lei condivise e per questa ragione sollecitiamo un confronto di merito sulle proposte che questa volta la Capitanata sottopone - unita- alla Regione Puglia. E Le chiediamo di interpretare questa sollecitazione come un contributo che la CGIL Le rivolge, rinnovando ancora una volta la propria disponibilità al dialogo e al confronto proficuo e concreto. Un confronto risolutivo che sosterremo con convinzione e determinazione per dare risposte e speranze a tanta gente e per costruire un futuro migliore e più giusto per la Capitanata e per l'intera regione.
Cordiali saluti'.