Esplode la situazione locale, dopo anni di azioni e incontri volti al confronto con il mondo politico locale (ma mai accettato), con varie organizzazioni (Fare Verde, FNL, Comitato di Borgo Mezzanone, Coldiretti, Confagricoltura, C.I.A., UGL Coltivatori, Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della Provincia di Foggia, Associazione dottori in Scienze Agrarie e Forestali, Facoltà di Agraria di Foggia, Ordine dei dottori Medici Veterinari, Cittadinanzattiva) che esprimevano preoccupazione in merito alla scelta di insediare un Inceneritore nel territorio di Manfredonia.
'Fare Verde propose, - si legge in una nota diramata dall'associazione - con le due petizioni popolari avviate, in alternativa, la semplice applicazione della direttiva europea in materia di rifiuti che prevede una gerarchia di metodi per affrontare il problema rifiuti: in primis la Prevenzione, la Riduzione, la Riutilizzazione, la Raccolta Differenziata, il Riciclo per il recupero di materia, il Compostaggio di rifiuti organici'.
Ovunque viene applicata tale normativa, si è riscontrato un netto miglioramento della gestione e soluzione del problema rifiuti.
'Fare Verde - dice Ciro D'Apolito - sarà ben disposta a confrontarsi con le istituzioni competenti che da anni rifiutano il confronto e si propone da tramite tra la gente che ha protestato e che ha occupato il sito interessato vicino Borgo Mezzanone , cacciando chi stava, a quanto sembra, facendo i prelevamenti del terreno, e le istituzioni stesse'.