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6/7/2005

IL TRIANGOLO DELLE DISCARICHE
Una vicenda troppo dimenticata dai media
Abbiamo ricevuto in redazione una lettera di un nostro affezionato lettore che ringraziamo per le informazioni che ha voluto scriverci per mettere il punto sulla situazione drammatica del confine fra la Puglia e la Campania dove il Governo italiano ha deciso di costruire una mega discarica di 74 ettari coinvolgendo tre piccoli comuni che hanno protestato duramente ma mai nessun organo di informazione ha approfondito la triste faccenda. Pubblichiamo integralmente la lettera pervenuta perchè densa di contenuti perchè ben manifesta il disagio in cui si trovano le popolazioni coinvolte.

Egregio Direttore,

Le scrivo per informarla di una situazione veramente tragica che sta avvenendo nel territorio che si trova fra Savignano Irpino (AV), Montaguto (AV) e Panni (FG).
Dal mese di novembre 2004 le popolazioni di questi tre piccoli comuni stanno lottando con tutte le loro forze per evitare che il Commissario Straordinario di Governo per l'emergenza rifiuti in Campania e la On. De Simone realizzino una Discarica di 74 ettari, sì 74 ettari, nel territorio che si trova proprio al confine con il piccolo comune di Panni, il quale fa parte della provincia di Foggia. Questa Super Mega Discarica si trova, pensate un po', a pochi Km in linea d'area dalla Mega Discarica di Difesa Grande !!!
Nel Dicembre del 2004 dopo alcune manifestazioni pacifiche il Sindaco di Panni fu maltrattato e trascinato nel fango dai reparti della Polizia di 'STATO' e dai Carabinieri; il Sindaco De Luca Leonardo ha quasi 80 anni, ma, fu picchiato ugualmente.
Anche i Sindaci di: Savignano Irpino, Oreste Ciasullo, di Montaguto e di Greci furono 'abbattuti' dalle Forze del 'Dis-Ordine' al comando di un funzionario di Polizia attualmente indagato per quella prepotenza.
Le TV di Stato non hanno voluto mandare in onda le immagini girate dalle televisioni locali, nemmeno le televisioni di Berlusconi hanno mandato in onda il pestaggio del Sindaco; i programmi come Striscia la Notizia e le Iene hanno fatto finta di non sentire.
Adesso stiamo cercando di farci sentire in tutti i modi possibili ed immaginabili; spero che il Suo giornale darà il massimo risalto a questa triste storia e spero che questo servirà ad evitare l’ennesimo scempio che potrebbe consumarsi in questo 'Triangolo delle Discariche'. Voglio sperare, inoltre, che in questo modo, l’Italia e l’Unione Europea scoprano che in questa parte dell’Italia dimenticata si sta consumando una 'guerra' a luci spente.
E’ fondamentale sapere che accanto al sito, indicato dai famosi tecnici nominati da Catenacci, c’è il fiume Cervaro, già inquinato dalla discarica di Difesa Grande e ci sono diverse sorgenti proprio nel terreno indicato come sito 'Ideale' che confluiscono anch’esse nel fiume Cervaro.
Sempre nello stesso terreno c’è una 'ex fornace' del XIX secolo, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio Storico Artistico di Salerno ed Avellino in una lettera inviata ai Sindaci, ai Carabinieri, al Ministero dei Beni Culturali e ad altri uffici e Ministeri Competenti dice: la Soprintendenza di Salerno ed Avellino ha avviato la procedura per la dichiarazione dell’interesse culturale del bene (ex fornace) ai sensi dell’art. 13 del D. lgs 42/2004, atteso che lo stesso riveste interesse storico-architettonico in quanto espressione di lavorazioni artigianali, con tecniche tradizionali riconducibili all’archeologia industriale.
Inoltre, la Soprintendenza ha evidenziato che l’area individuata come sito per la Discarica è compresa tra il fiume Cervaro, il torrente Rifieto ed il torrente Avella, compresi nell’elenco delle acque pubbliche, di cui al T.U. 11/12/1933 n° 1775 e quindi sottoposti alla tutela di cui all’art. 142 del D.lgs 42/2004. Il nome del Soprintendente che ha affermato ciò è Giuseppe Zampino.
Il Cervaro sfocia nel Golfo di Manfredonia e lungo il suo percorso le sue acque sono utilizzate dagli agricoltori per irrigare i campi: tutto ciò non sarà più possibile; anche la pesca nel Golfo di Manfredonia sarà compromessa. Il disastro ambientale è già annunciato, dunque, non ci saranno scuse da eccepire.
Vorremmo capire, inoltre, come può svilupparsi il nostro povero territorio Dauno se il Governo italiano viene a costruirvici una Super Mega Discarica di 74 Ettari, a chi venderemo i nostri 'Prodotti Tipici' se coltivati ad una Discarica e che Discarica.
Non possiamo manifestare perché il Commissario Catenacci ci minaccia con la 'sua' Polizia ed i 'suoi' Carabinieri, il nostro Sindaco De Luca ed il Sindaco Ciasullo sono stati anche denunciati per quella manifestazione del 17/12/2004 in cui De Luca fu trascinato nel fango e quasi strozzato dalla stessa Fascia Tricolore; oltre al danno anche la beffa.
Il 4 luglio 2005 c’è stato un incontro presso la sede della Comunità Montana di Bovino (FG) al quale hanno partecipato il Presidente della Provincia di Foggia, Stallone, Il Senatore Morra, l'Assessore Losappio della Regione Puglia, i Sindaci dei Comuni della Provincia di Foggia, il Senatore Flammia, il Senatore Pepe ed altri Parlamentari e Funzionari di vari Uffici, tra cui, il Dirigente dell’Ufficio Igiene della Regione Puglia.
Nel caso in cui la stampa nazionale e le televisioni di importanza nazionale continueranno a non interessarsi del problema, Noi non solo occuperemo la ferrovia che collega Benevento con Foggia ma andremo oltre poiché i nostri DIRITTI CIVILI non li calpesterà nessun Dittatore moderno di nome Matteoli, Catenacci, De Simone. Quando l’occupazione della ferrovia sarà realizzata allora nessuno potrà continuare a far finta di niente, dunque, è molto meglio che le Istituzioni svolgano il proprio compito e vengano a rendersi conto del luogo in cui questi Dittatori vogliono realizzare quella mostruosità di 74 Ettari, forse la più grande in Europa o comunque tra le più grandi.
La popolazione di Panni è pronta allo scontro fisico, è pronta ad immolarsi pur di difendere il proprio territorio povero e duro; territorio che offre solo l'aria pulita ed il verde incontaminato. Noi combatteremo fino alla fine, fino all'ultimo uomo; lotteremo contro questa Distorsione della Democrazia che produce Politici-Dittatori; Politici che si presentano in casa dei cittadini e pretendono di imporre le loro assurde decisioni: proprio come fanno i DITTATORI.
Proprio come i Dittatori non ammettono nessun dibattito, non vogliono nessun confronto civile; si presentano, proprio come i Dittatori, con i Carabinieri e la Polizia in tenuta Anti Sommossa, con i manganelli già pronti all'uso; proprio come i Dittatori ti fanno picchiare, arrestare e picchiare ancora se solo provi a difendere i tuoi Diritti Civili.
Noi del Subappennino non abbiamo paura di codesti soggetti, non abbiamo paura né dei manganelli né delle repressioni fisiche né delle carceri: Matteoli, De Simone, Catenacci ci hanno Dichiarato Guerra e Noi ci difenderemo fino alla fine.
Sappiano questi soggetti che la 'guerra' sarà lunga e difficile, sappiano che non sarà affatto facile piegarci, sappiano che Noi non lasciamo la Nostra Terra nelle loro mani; nelle mani di coloro che ricordano l'esistenza dei popoli della Daunia solo nei periodi elettorali e nei periodi in cui non sanno dove scaricare le scorie di ogni genere e di ogni dove.
Non siamo e non saremo la pattumiera della Campania, ognuno si tenga la propria immondizia.
Sicuro di un Suo personale interessamento a questa tristissima vicenda del Mezzogiorno porgo i miei saluti.

Giuseppe Roberto

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