Entra nel vivo l’iter che porterà la città di Foggia al suo piano urbanistico generale. Sono stati illustrati, ieri, al Consiglio Comunale, gli studi preparatori per il documento programmatico preliminare. L’architetto Francesco Karrer - incaricato dall’Amministrazione comunale di redigere il documento che contiene gli obiettivi e i criteri di impostazione del piano urbanistico generale - per quasi due ore ha spiegato dettagliatamente il lavoro di studio (durato quattro mesi), l’analisi dello stato di fatto del territorio e della città di Foggia in tutte le componenti, soffermandosi sul concetto di 'progetto di territorio', ossia la configurazione fisico-spaziale di un progetto di società, della sua cultura e della sua economia.
Ad introdurre la seduta monotematica del Consiglio Comunale il Sindaco, Orazio Ciliberti, che ha espresso soddisfazione per la qualità del lavoro svolto dall’urbanista Karrer che ha operato in costante ed efficace sinergia con l’assessore all’urbanistica, Ciro Mundi.
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Questo è un importante momento di verifica e di confronto con il Consiglio Comunale che fa seguito ad un’ampia concertazione e consultazione avviata da questa Amministrazione con le parti sociali, gli ordini professionali e con i cittadini per disegnare le strategie, e per elaborare i ragionamenti che riguardano il futuro dello sviluppo non solo urbanistico ma anche economico, sociale e culturale della città di Foggia. Noi - ha dichiarato il primo cittadino -
vogliamo liberare la città dal sedimento di una politica che guarda solo alla gestione, vogliamo volare alto, vogliamo conquistare il senso della prospettiva delle cose perché Foggia ha bisogno di guardare a se stessa come una città piena di futuro e di grandi opportunità'.
Ciliberti ha rimarcato l’impegno dell’Amministrazione nel settore della pianificazione perché: '
Il piano urbanistico generale procede in parallelo con altri percorsi, abbraccia il piano territoriale del traffico, la pianificazione strategica di area vasta, il piano generale del sottosuolo. Sono strumenti che riteniamo strategici per migliorare la qualità dell’ambiente e l’economia urbana'.
La prima bozza del documento programmatico - circa 200 pagine - è stata consegnata ai consiglieri e agli assessori comunali che, a settembre, avranno l’opportunità di migliorare e perfezionare la proposta mediante una costruttivo confronto.
L’assessore all’urbanistica e decoro urbano, Ciro Mundi, ha spiegato: '
Il Consiglio comunale, prima di ogni altro, deve esprimersi su questa proposta che riassume una visione strategica della città. Oggi proponiamo una ipotesi di interpretazione e di sviluppo. Si tratta di una visione innovativa che, da un lato deve mettere in rete ciò che esiste - ovviamente non si può abbattere e distruggere - dall’altra lanciare una visione della città che sia al passo con i tempi e con i bisogni dei cittadini. Uno dei problemi che ci siamo posti, nell’ambito di questa complessità disordinata con la quale ci confrontiamo, è cercare di tirare fuori il principio di identità di questa città. Dobbiamo, dunque, pianificare in un’ottica di integrazione con le varie aree in modo da rendere più omogeneo il tessuto comunale, estendendolo alla comprensione delle borgate che oggi sono agglomerati totalmente emarginati'.
Intenti, questi, che hanno trovato la piena disponibilità della minoranza che si è detta pronta a fornire un apporto di idee avente come finalità condivisa la crescita e lo sviluppo produttivo, occupazionale e culturale di Foggia.
Riaprire la città, ricostruendo la rete urbana multipolare è l’obiettivo primario tracciato dall’architetto Karrer che ha evidenziato la necessità di disporre di un 'progetto di territorio', seppur 'in progress', indispensabile per dare un indirizzo alla collettività locale, per orientare le politiche pubbliche e private, nonché per governare il ‘giorno per giorno’, dando così anche al governo del quotidiano il necessario respiro strategico.
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Bisogna creare una integrazione fra struttura urbano-produttiva e linee di trasporto. così ha iniziato Karrer -
Ad esempio, l’apertura di un nuovo casello autostradale renderebbe più accessibile l’area industriale e tutta la parte sud-est della città e con queste, le risorse di quella porzione del territorio, che non sono irrilevanti dando vita ad un polo molto interessante per lo sviluppo di molteplici attività. Mi riferisco al Santuario dell’Incoronata, a borgo Incoronata e più generalmente al sistema naturalistico che si può ipotizzare di costruire come spazio di connessione Questi luoghi sono comunque della città. Fanno parte della sua storia e non solo culturale, sociale ed economica ma anche territoriale'.