I Popolari-Udeur, dopo aver annunciato il loro dissenso nei confronti dell’amministrazione Ciliberti, che li terrebbe in un angolo nella gestione della cosa pubblica foggiana, ieri, in una riunione alla quale hanno partecipato il segretario provinciale Michele Del Conte, i due vicesegretari provinciali Salvatore Mongiello e Michele Milano, l’assessore comunale Orazio Schiavone, il capogruppo a Palazzo di Città Riccardo Rignanese, i consiglieri Pasquale Pellegrino, Lello Pietrocola e Paolo Citro ed il capogruppo alla Provincia Vittorio Colia, hanno deciso di non partecipare al Consiglio Comunale per i seguenti motivi: “L’Udeur – affermano dirigenti e rappresentanti istituzionali – rivendica un maggiore coinvolgimento nelle scelte strategiche e di governo dell’amministrazione comunale di Foggia. Un coinvolgimento che risulta essere fondamentale per poter degnamente rappresentare le legittime istanze che provengono dai tanti cittadini del comune capoluogo che hanno premiato il partito con il loro consenso e che fino ad oggi, nonostante il senso di responsabilità e di fedeltà all’alleanza da noi dimostrato, è purtroppo mancato. Citiamo solo per fare qualche esempio la redazione del piano industriale dell’ex azienda speciale Ataf, l’elaborazione del piano commerciale e la costituzione della società ‘Multiservice’ (ammesso che questa struttura debba nascere realmente). Non è possibile pianificare lo sviluppo del territorio e le sue linee guida attraverso riunioni politiche aperte ai soli dirigenti del cosiddetto ‘Triciclo’ (Ds, Sdi e Margherita); ed è sconcertante come il nostro partito sia dimenticato quando si discute della città di Foggia mentre sia tenuto in considerazione quando sotto i riflettori ci sono gli assetti delle Comunità Montane o altre situazioni politiche”. In questo senso l’Udeur chiede il pieno rispetto dei patti siglati alla vigilia del ballottaggio che determinò l’elezione del sindaco Orazio Ciliberti, in base ai quali al partito sarebbe stata assegnata – tra l’altro – la presidenza della società ‘Amgas Blu’, attualmente guidata ancora da Lanfranco Tavasci. E sul confronto relativo al ‘turn over’ ai vertici delle tre ex aziende municipalizzate, l’Udeur sottolinea come “il criterio di una più forte valorizzazione della politica e del suo primato rispetto alla gestione tecnica debba essere considerato come un sensibile ed importante passo in avanti. Un passo in avanti che tuttavia non può prescindere da un’ampia discussione all’interno dello schieramento di governo (anche perché non si comprendono i criteri che dovrebbero giustificare un inserimento dei presidenti uscenti all’interno dell’organigramma della società ‘Multiservice’) e da una realizzazione contestuale e rapida di tutte le nomine, compresa quella attribuita al nostro partito”. Al sindaco Orazio Ciliberti, dunque, l’Udeur chiede di tenere nella massima considerazione le questioni poste alla sua attenzione, “soprattutto perché queste non sono finalizzate ad uno stravolgimento degli assetti determinati dai risultati elettorali, sebbene sarebbe necessaria ed opportuna una maggiore responsabilizzazione dei nostri rappresentanti in ragione della sensibile crescita del gruppo consiliare ed esistano ancora casi di partiti sovrarappresentati all’interno dell’esecutivo rispetto al loro reale peso in consiglio comunale”. Adesso le risposte l’Udeur le chiede a tutta la coalizione.