Nella rigogliosa cittadina di Candela che sorge tra S. Tommaso e S. Rocco, colline della storica regione Dauna, continua senza soluzione di resa l’installazione di antenne per telefonia mobile, al fine di migliorare l’efficienza del servizio nella zona.
Proprio a S. Tommaso queste costruzioni camuffate da semplici pannelli per uso domestico, sono situati addirittura sui tetti dei privati.
La loro ubicazione centralissima e l’invito di un Comitato spontaneo di cittadini, non hanno prodotto nessun effetto sull’Amministrazione Comunale che non rende noto alcun risultato relativo alla presenza di onde elettromagnetiche.
Gli effetti di tali onde sono ben riscontrabili dal mal funzionamento degli apparecchi elettronici dei cittadini, come cancelli elettrici che si aprono da soli, scarsa ricezione dei canali tv ed altro, ma il vero problema di queste onde sono il danno che reca alla salute dei cittadini.
Al contrario, sarà di 14000.00 euro la somma che l’Amministrazione Comunale percepirà come compenso per l’ulteriore collocazione su suolo comunale, di un’altra struttura di questo tipo sulla collina di S. Rocco.
Circondata da uno splendido verde e chiusa al traffico automobilistico, i viali di questa collina ospitano anche un parco giochi per bambini e campi da calcio per ragazzi nonché un panorama unico per coloro che vogliono godersi una passeggiata in pieno relax.
Ma oltre a queste bellezze naturalistiche, lo sconcerto che la decisione dell’Amministrazione Pubblica ha provocato con questa decisione è scaturita dal fatto che sempre ai piedi della collina di S. Rocco, sorge l’I.T.C. ”P.Giannone” e l’istituto comprensivo di Candela che ospita le scuole materne, elementari e medie.
All’inizio fu proprio l’Amministrazione Comunale a rassicurare il comitato, riconoscendo la nocività delle antenne e assicurandone l’installazione fuori dal centro abitato.
Patti non rispettati, vista la decisione di “profanare” la collina di S. Rocco con un’antenna della compagnia Alcatel incurante della salute dei suoi cittadini, ma è soprattutto la vicinanza alle scuole che sconcerta tutti.
Anche a S. Agata di Puglia è stata installata un’antenna della compagnia Wind presso la contrada “Liscia” vicinissima ad un’abitazione rurale.
Gli stessi proprietari hanno riscontrato problemi di carattere fisico.
Come a Candela anche qui non esiste nessun piano di localizzazione , ma sono i facili compensi a dettare legge sulle decisioni da prendere relative all’ubicazione di queste strutture.
L’inquinamento elettromagnetico è chiaramente indicato come uno dei 4 problemi mondiali secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) nell’art. 1 della Costituzione OMS, art. 32 Costituzione Italiana.
UN futuro con antenne sui palazzi privati al centro della città, non è molto lontano, cospicui compensi che questi magnati della comunicazione elargiscono per queste strutture, tentano chiunque, ma non chi dovrebbe denunciare, prevenire ed informare i cittadini (Pubblica Amministrazione) sui danni che queste causano e non abusare del potere decisionale concessogli, dando vita ad un incontrollata gara da parte delle compagnie, all’ultima antenna.
Da qui parte l’azione di Legambiente Coordinamento Provinciale che chiede chiarezza sulla questione e soprattutto un piano di localizzazione che tenga come primaria priorità la salute dei cittadini e non il miraggio di facili guadagni