Il PSDI si riunisce a Roma in Congresso Straordinario, accoglie Prodi e Fassino, ai quali rinnova la lealtà al centrosinistra, con relativo appoggio alla lista unitaria per la Camera, e annuncia l’intenzione di presentare liste proprie per il Senato. Col preciso obiettivo di contribuire all’affermazione dell’Unione, in una competizione dove la vittoria si acquisisce regione per regione e non su base nazionale.
Il partito del sole nascente, in una ritrovata vitalità, rivendica spazio, visibilità e dignità politica all’interno di un progetto che ha all’orizzonte il Partito democratico e che per questo rende merito all’incessante azione politica dei socialdemocratici, che oggi possono a ragione sentirsi i veri catalizzatori di un processo lungo e faticoso, che vede finalmente possibile l’incontro dei vari riformismi e delle loro variegate declinazioni.
Romano Prodi, accolto con calore dai delegati, ha ribadito che: “il PSDI è parte integrante dell’Unione e a tutto tondo è soggetto attivo della coalizione, a cui va riconosciuto il merito storico e politico di aver perseguito con tenacia un percorso segnato dall’attenzione alle problematiche sociali e dalla perseveranza alla ricerca dei diversi moderatismi, in un’area di solito caratterizzata da spinte massimaliste e a volte radicali”.
Concetti e riconoscimenti ripetuti anche da Piero Fassino, che ha sottolineato: “La disponibilità del maggiore partito della coalizione a tradurre in atti concreti i buoni propositi, da tempo dichiarati, per testimoniare anche il ruolo prezioso rappresentato dal partito che per primo aprì le porte dell’Internazionale socialista all’allora neo-PDS”.
“Dopo gli interventi odierni sono più fiducioso” ha dichiarato con prudenza tattica il segretario nazionale Giorgio Carta. Intanto, la base comincia a mobilitarsi. Da domani tutti pronti alla raccolta delle firme necessarie per la presentazione delle liste al Senato.
I militanti del PSDI sono galvanizzati. Hanno dalla loro la consapevolezza del valore aggiunto politico, che da socialdemocratici potranno portare al nuovo assetto che la compagine di centrosinistra si appresta ad assumere nello scenario politico italiano ed europeo.