Anche quest’anno, come da tradizione, il 18 Marzo, vigilia di San Giuseppe, a Monte Sant’Angelo sarà festeggiata con una serata di fuochi e musiche accanto agli enormi falò allestiti per l’occasione. Pile di legna accatastate nei rioni più caratteristici del paese per riscaldare la notte ancora fredda di marzo.
L’Amministrazione Comunale, insieme a diversi organizzatori tra cui l’Agenzia Gargano Comunica, l’Associazione Culturale Musèca, il Club Civilis “Tamanaco” e la Caritas presentano quest’anno un ricco programma con ospiti di rilievo.
Musiche d’eccezione animano la serata montanara: le armoniose tarantelle dei Cantori di Carpino in Largo Dauno, il ritmo dei Sud Folk in Largo Tomba di Rotari e le pizziche mediterranee dei Montacuntu si alternano in un itinerante percorso tra i falò. Il tutto ha inizio intorno alle 20.00 con l’accensione dei fuochi. Una ricca degustazione di prodotti tipici con arrosto di carni del Gargano viene allestita in Largo Tomba di Rotari.
Le “fanoje” di San Giuseppe segnano per la comunità locale un momento di passaggio, un saluto all’inverno e un rito di benvenuto alla primavera, ci dicono Leonardo Lombardi e Felice Scirpoli, rispettivamente Assessore alla Cultura ed Assessore al Turismo del Comune di Monte Sant’Angelo. I canti e i suoni sono un pretesto di unione e gioia tra gli abitanti dei quartieri, gioco e divertimento dei bambini che si impegnano da mesi nella raccolta dei ceppi da ardere; quel che resta di un vissuto antico che ritrova nelle piazze il più importante momento di socialità.
Le fiamme altissime bruciano la legna in eccesso, quella potata dagli alberi non ancora in fiore e quella che avanza dall’inverno. Si gareggia per il falò più alto, per il fuoco più potente, per il quartiere più preparato a festeggiare ed onorare con musiche ed allegria la notte di San Giuseppe.
Momento di attrazione immancabile per quanti amano vivere atmosfere d’altri tempi nello splendido scenario dei rioni antichi di Monte Sant’Angelo, tra ritmi armoniosi e sapori incontaminati, un’occasione speriamo di attrazione per gente di altre comunità che vogliano visitare la nostra Città, concludono Scirpoli e Lombardi.