I 'neri', come al solito, vincono all'ultimo secondo, facendo scorrere l'adrenalina nella vene dei quasi quattromila spettatori che ogni domenica riempiono il Palacastellana. E così, dopo due sconfitte amare (una in campionato contro l'Ostuni e l'altra nella finale di Winter Cup a Rimini), i gialloneri riprendono il cammino del campionato vincendo contro un Corato partito decisamente male, ma che ha avuto la forza di riprendersi fino a pareggiare i conti a un minuto dal termine della gara.
Il divario fra le due formazioni si è fatto via via più elevato raggiungendo il +23 all'inizio del terzo quarto, dopo un parziale di 25/14 nel secondo quarto. Ma Onetto, proprio nel terzo quarto, ha suonato la carica realizzando da solo 14 dei 33 punti realizzati dai coratini che si sono riportati a contatto con i padroni di casa. Ma proprio l'ex giallonero, a pochi secondi dalla fine dell'incontro, perde la palla match decretando la vittoria dei neri. A fine gara Onetto, visibilmente dispiaciuto, ha dichiarato: 'Mi sento rammaricato per quella palla persa a tre secondi dalla fine, ma, in compenso, per me è stata una gioia immensa ritornare a San Severo e vedere che il pubblico che segue la squadra è aumentato notevolmente rispetto al periodo in cui ho giocato in questa città. Il nostro obiettivo, quest'anno, è la salvezza e qui eravamo venuti convinti di poter fare risultato, visto che i gialloneri erano reduci da due trasferte in dieci giorni, ma la forza agonistica di questa squadra è davvero notevole e non possiamo far altro che riconoscere all'Aspica la sua superiorità'.
Partita giocata soprattutto dai giovani della panchina che hanno realizzato punti importanti per la vittoria. Bene la prova di Gennari (13) che ha sostiuito degnamente Ciavolella reduce da un infortunio patito durante la finale di Winter Cup e anche Favia (11) si è distinto per le sue realizzazioni da tre punti, costante la prestazione di Gaeta (17) mentre De Sanctis (8) paga un clima teso determinato dalle ingiustizie arbitrali che hanno costretto Vandoni a tenerlo in panchina per la maggior parte dell'incontro. Stessa sorte anche per Gueye (3), al minimo storico, in questo campionato. Bene la gara di Di Lembo (24)(in foto), miglior realizzatore dell'incontro (insieme ad Onetto), sempre costante e determinante fino al termine della gara.
A fine partita qualche tifoso ha rimproverato Vandoni per le scelte tattiche dell'incontro, ma il coach, visibilemente contrariato, ha dichiarato: abbiamo preparato questa gara con la consapevolezza di non poter contare molto sulla prima squadra e, infatti, proprio Gennari e Favia hanno giocato così come avevamo previsto durante gli allenamenti settimanali. Anche Damasco, nonostante avesse la febbre, ha fatto la sua parte. Rea ha interpretato ottimamente le direttive facendo commettere ben quattro falli ad Onetto. Comunque resta l'amarezza di sentire fra i tifosi qualcuno che si lamenta anche se vinciamo. Quest'anno abbiamo già raggiunto i nostri obiettivi iniziali (la salvezza ndr) superando di sei punti quota 28.
Mercoledì scorso abbiamo ricevuto i complimenti da parte del Varese perché, oltre al gioco dimostrato in campo, abbiamo portato con noi più di trecento tifosi che hanno riempito il palasport con i colori della nostra squadra. Ma, non voglio dare ascolto a queste polemiche e desidero ancora complimentarmi con Gennari che ha fatto il salto di qualità sperato avendo capito finalmente qual'è il suo ruolo in questa squadra'. Squadra che si è lanciata compatta fuori dagli spogliatoi in difesa del proprio coach, ingiustamente criticato, visto che, comunque la si vuole vedere, la partita i 'neri' l'hanno vinta sul campo con dignità.


Aspica A.S. Cestistica San Severo (83): Favia 11, Di Lembo 24, Cirillo, Gaeta 17, Gueye 3, De Sanctis 8, Damasco 2, Gennari 13, Ciavolella, Rea 5
Allenatore: Vandoni

Corato (79): Stella 2, Canzonieri 11, Grimadi 9, Stura 12, Onetto 24, Raffaelli 11, Iorio, Paggi 2, Scoccimarro 9, Persichella
Allenatore: Gatta


Arbitri: Ferrari (AV), Cilento (NA)

Parziali: 19-14; 44-25; 63-58


Fuori per 5 falli: Scoccimarro, Stella