Dopo un confronto tematico inerente le politiche industriali, la CGIL denuncia la gravità della situazione produttiva, che ha assunto ormai nel Paese i termini della recessione; le esportazioni sono superate dalle importazioni, i consumi delle famiglie si riducono costantemente contribuendo al calo delle produzioni, gli investimenti produttivi si sono ridotti in tutti i settori, il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 60% in 4 anni, chiusure e ridimensionamenti delle aziende sono all’ordine del giorno, la difficile tutela dei diritti dei lavoratori e la sempre maggiore instabilità occupazionale completano un quadro economico e sociale molto preoccupante....

L’ex Capogruppo alla Regione Puglia Oronzo Orlando avendo letto un recente intervento del viceministro alle attività produttive, Adolfo Urso il quale affermava, “che anche la sede dell’autorità per la sicurezza alimentare dovrà essere presso Verona”, ha espresso il suo rammarico e disaccordo sulla questione, in quanto egli afferma che per quella sede esistono altre città candidate tra le quali la più accreditata sarebbe proprio Foggia, da sempre uno dei “punti di riferimento principali nel settore alimentare ed agroalimentare”, come riconosciuto dallo stesso ministro per le politiche agricole Gianni Alemanno, il quale in più occasioni ha ribadito la sua considerazione per la candidatura foggiana...

Riportiamo un intervento del componente della Consulta Provinciale per l’Economia ed il Lavoro di Palazzo Dogana Luigi Ruberto, che analizza, in una completa disamina, tutti i limiti del pit n.10 del preappennino dauno meridionale. 'Dopo tante battaglie politiche, afferma Ruberto, fatte da chi mi ha preceduto ...

Nell’inserto Economia del Corriere del Mezzogiorno del 29 aprile Carmen Carbonara, parlando di Vacanze in Puglia, ripresenta i dati sul turismo pugliese, già snocciolati, fra tante critiche, dall’Assessore uscente al Turismo, in sede Bit 2005 a Milano. In assenza di dati assoluti, resta abbastanza discutibile la valutazione di un’evanescente percezione dell’ondata di arrivi ...

Chi pensava che le normative europee fossero per gli europei, per gli italiani, ma non per la Capitanata si è sbagliato e adesso iniziano da parte di enti pubblici ed associazioni di categoria le preoccupazioni legate all’esclusione dal mercato di tutte quelle aziende che non risulteranno avere le certificazioni CE a posto oppure incomplete.
La CNA lancia il suo allarme per il settore delle imprese serramentiste della Capitanata ( falegnami, fabbri, produttori di infissi in PVC) che non avranno avviato in tempo utile le procedure per la certificazione CE dei loro prodotti.
Il marchio CE è stato introdotto dalla direttiva comunitaria 89/106 e andrà applicato su finestre e porte esterne ad esclusione dell’installazione...