L'11 settembre 2001 la storia moderna ha voltato pagina. L'attacco terroristico agli U.S.A. ha scavato un solco profondo nella storia moderna; nulla rimarrà come prima. Incornicerò la prima pagina di un quotidiano per esporla nel mio studio perché a mio parere gli attentati produrranno effetti opposti a quelli che i vili terroristi si erano prefissati a condizione, però, che i governanti, stimolati e supportati dalle forze sane dei propri paesi, sappiano cogliere l'aspetto positivo che scaturisce da questi eventi: l'unanime e planetaria condanna ed esecrazione per la viltà del gesto.
I rapporti tra le nazioni, e quelli tra le varie ideologie politiche e/o religiose al loro interno, non saranno più gli stessi. Ci convinceremo sempre più dei danni che si procurano nei popoli che attendono di veder risolti i propri problemi siano essi alimentari, religiosi e/o politici. Chi vorrà soffiare sul fuoco delle ansie dovrà pensarci a lungo perché è proprio avvelenando l'aria che si giustificano azioni terroristiche ed estreme come quelle di questi giorni.
Il clima pacato e disteso che i "politici" italiani ci offrono in questi giorni dagli schermi televisivi segnino l'inizio di un modo nuovo per confrontarsi.
Sono sicuro che, nell'eventualità di un nuovo vertice G8 in Italia, anche l'atteggiamento "distruttivo" degli antiglobal cambierà perché non è possibile che migliaia di vite innocenti siano morte per niente.