Immersi fino a Domenica scorsa nel Festival del Cinema Indipendente, ci lasciamo trascinare nel mondo del cinema facendoci una domanda: Ma in regione hanno mai visto il film di Emmer su Foggia ? IL titolo è emblematico non solo per un ipotetico visitatore della nostra Capitanata, ma anche per la nostra amata Regione che non perde giorno per dimenticare che Foggia ha una sua centralità e una sua importanza strategica per lo sviluppo culturale ed economico dell'intera Puglia. Il dialogo forte con altre regioni e provincie limitrofe, la sua centralità territoriale rispetto al mezzogiorno peninsulare, la sua centralità per un eventuale sviluppo di una rete di trasporti per il sud, la vicinanza con il Gargano e con il Subappennino, il porto di Manfredonia e il suo contratto d'area, la forza di attrazione turistica di San Giovanni Rotondo e del Parco Nazionale del Gargano, la grandissima capacità produttiva dell'agricoltura, la voglia di crescere delle maggiori città di Capitanata, del Capoluogo e di tutta la provincia. Questi sono punti di forza e valore aggiunto per una regione eccezionale come la Puglia. I tagli però perpetrati ai danni dell'aeroporto, la mancanza di una politica che valorizzi la Capitanata, la mancanza d'acqua e anche la mancanza di un piano vero per lo sviluppo di tutta la regione compresa Foggia lascia sconcertati gli imprenditori e i cittadini di una città e di una provincia abituati ad essere centro di cultura e simbolo di crescita anche economica. Durante il festival abbiamo avuto modo di toccare con mano un malessere che serpeggia nell'aria e che vede Foggia, al di là dei campanilismi, lontana sempre più da Bari perché si sente tradita nelle sue pur modeste aspirazioni di crescita. E se Foggia dicesse addio a Bari ? Pensieri di questo genere non sono più utopia, in Alto tavoliere ci sono movimenti pro Molise. I Foggiani stessi non disdegnerebbero e allora vogliamo dare un suggerimento alla regione e ad ogni altro pugliese: a "Foggia, non dirle mai addio !"