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25/2/2002

MANFREDONIA, UNO SVILUPPO PER LA VITA
Sollevate molte perplessità sui nuovi insediamenti industriali
Dal Coordinamento per la valorizzazione e la salvaguardia del territorio di Manfredonia riceviamo e pubblichiamo il seguente documento, stilato all'indomani della Conferenza di servizi, riunione tecnica, tenutasi a Roma :


DEVE PAGARE CHI HA INQUINATO E NON I CITTADINI.
NO AI SOLDI ALL'ENICHEM PER LA BONIFICA.L'ENICHEM DEVE PAGARE !!
STOP ALLA MANFREDONIA VETRO NO AL TRASPORTO CON CAMION dell'ARSENICO NO ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA,AL MEGA-DEPOSITO di CARBURANTI SI AD UNO SVILUPPO CHE RESTITUISCA AI MANFREDONIANI QUANTO LORO TOLTO IN TERMINI DI SALUTE,AMBIENTE E LAVORO.
I 1500 miliardi del Contratto d'Area ci appartengono !!



Il 19-2-2002 si è tenuta a Roma una Conferenza di servizi,ovvero una riunione definita "tecnica", presso il Ministero dell'Ambiente-Direzione per la gestione dei rifiuti e per le bonifiche.
Presenti alla riunione rappresentanti del Ministero dell'Ambiente,delle Attività produttive,della Salute,della Regione Puglia,della Provincia,del Comune di Manfredonia, di organismi tecnici istituzionali,del Consorzio di Bonifica della Capitanata, di CGIL,CISL,UGL, di Agricoltura S.p.a. in liquidazione,oltre al Coordinamento per la valorizzazione e la salvaguardia del territorio di Manfredonia.
In discussione vi erano:
- aggiornamento da parte di Agricoltura S.p.a. dello stato di avanzamento delle attività inerenti le discariche interne allo stabilimento(ex Enichem),le aree inquinate da arsenico,le aree inquinate da caprolattame,le aree interessate da hot spots di inquinamento,l'area interessata dal tracciato della linea di pozzi di emungimento della falda acquifera.
Di tutto questo abbiamo ascoltato tante parole,ma ricevuto nessun documento scritto,né prima della riunione né dopo,senza pertanto alcun rispetto minimale degli obblighi di trasparenza e di partecipazione qualificata,che impongono la consegna della documentazione per poter fare osservazioni mirate e riferentisi a documenti certi e sottoscritti.
Si fa presente che l'ultima riunione della Conferenza di servizi,prevista per legge 241/'90 art.14 c.1,quando sono in gioco interessi multi-istituzionali, come nel caso del Contratto d'area e nello specifico della bonifica del sito di Manfredonia di interesse nazionale,è stata,a nostra conoscenza,il 20-12-2000,peraltro l'unica a cui fummo invitati,mentre ancor prima se ne erano svolte altre dal 3-3-2000,senza che mai venissimo invitati.
La riunione del 19-2-2002 è stata introdotta da parte del dirigente del servizio rifiuti e bonifiche del Ministero dell'Ambiente,riferendo del sequestro di documentazione riguardante la attività della Conferenza di servizi,svoltasi nel 2000 e di altra documentazione connessa,da parte della Magistratura foggiana, a seguito del sequestro di giugno 2001 di circa i due terzi dell'intera area del petrolchimico,in quanto non era stata attivata alcuna bonifica,né era stato adottato un piano complessivo di bonifica da parte del Ministero dell'Ambiente.
Dopo l'intervento del Ministero dell'Ambiente, abbiamo assistito ad un coro unanime di attacchi alla Magistratura foggiana, che si era "arrogata" funzioni non proprie, di fatto impartendo disposizioni tecniche e di pertinenza di soggetti istituzionali preposti,come se non fosse dovere dell'autorità giudiziaria intervenire quando,sulla base di risultanze tecniche di propri periti,si siano evidenziate condizioni di grave rischio e pericolo.
Il Coordinamento, avendo ascoltato interventi da parte dei diversi soggetti presenti e dopo aver appreso tra l'altro che le operazioni di trasporto dell'arsenico rimosso dall'isola 5 sono in fase di immediata attivazione utilizzando camions e non ferrovia,ha esposto e richiesto quanto segue:
- NO al trasporto di arsenico tramite camions, come peraltro prescritto nella Conferenza di servizi del 18-7-2000,comportando ciò gravissimi rischi derivante dal traffico pesante e dagli eventuali incidenti e tutto questo contro ogni norma di sicurezza,in assenza di un piano di sicurezza,che a tutt'oggi non conosciamo e intendendo far pesare sui cittadini e lavoratori di Manfredonia un "supplemento" di rischio oltre ai drammi già vissuti a seguito dello scoppio della colonna di arsenico nel 1976..;
- Protesta contro la mancata attivazione del "canale di informazione con i cittadini.." previsto nella Conferenza di servizi del 18-7-2000,in quanto il Coordinamento non ha ricevuto alcuna documentazione né è stato coinvolto da qualsivoglia soggetto istituzionale,presente nella Conferenza di servizi nelle scelte compiute,rimarcando la particolare gravità del comportamento del Comune di Manfredonia peraltro aderente ad Agenda 21 ;
- Esigenza di acquisire comunque un piano di bonifica complessivo,come ribadito altresì dall'Autorità giudiziaria e come necessitato sia sul piano tecnico che della tutela complessiva del territorio,della salute e dell'ambiente,in quanto procedere a stralci ,come fatto rilevare nella Conferenza di servizi del 27-9-2000 dallo stesso Avv. Pernice del Ministero dell'Ambiente,non risponde né al DM 471/'99,né pertanto alle esigenza di evitare interventi che nei fatti risultano potenzialmente in contraddizione con i tempi e i modi della bonifica complessiva;il Coordinamento,solo a piano di bonifica complessivo acquisito,potrà formulare osservazioni scritte e non meramente su pezzi di interventi,i cui impegni assunti nel 2000 peraltro sono stati quasi tutti disattesi,sia per i tempi e che per i modi e ciò non per "colpa" della Magistratura;INVERO UN INTERVENTO DI FALSA BONIFICA a STRALCI SIGNIFICA SOLO VOLER ACCELLERARE I TEMPI PER UNA INDUSTRIALIZZAZIONE SELVAGGIA SU SITI GIA' INQUINATI. Ancor più grave tutto ciò se si considera che le attività di "bonifica" vengono svolte dall'Enichem, senza alcun controllo reale né nella fase di prelievo che a valle,in quanto la Provincia e la Asl non hanno mezzi,avvalendosi occasionalmente di soggetti "terzi",né la regione ha attivato l'ARPA:è come affidare all'assassino le indagini del delitto compiuto;al proposito la Commissione Ambiente dell'Unione europea ha aperto una formale procedura di infrazione nei confronti dell'Italia,in ordine a fatto che sono stati autorizzati nuovi insediamenti prima ancora di avviare le operazioni di bonifica;
- Le operazioni di smaltimento avviate nello stabilimento Enichem non possono essere considerate "interventi di messa in sicurezza" e sono soggetti a preventiva autorizzazione amministrativa,dovendosi comunque provvedere all'approvazione dell'intero progetto di bonifica;
- Esigenza di acquisire la documentazione tecnica prodotta dai consulenti e periti del Tribunale di Foggia che ha portato al sequestro delle aree nel giugno 2001;
- Esigenza quindi di acquisire relazioni scritte sugli interventi a tutt'oggi compiuti e sui progetti ulteriori inerenti le attività di bonifiche;
- Esigenza di acquisire relazioni scritte sul mancato adempimento delle prescrizioni date ad Agricoltura S.p.a. ,come risultano dai verbali delle Conferenza di servizi dal 3-3-2000 ,che hanno peraltro portato all'azione giudiziaria e ciò praticamente dovendosi anche considerare che Agricoltura s.p.a.,ovvero l'Enichem prende i miliardi della bonifica,dopo aver inquinato e seminato morte a Manfredonia,come denunciato dall'operaio Lovecchio e da Medicina Democratica e agli atti del procedimento penale in corso al Tribunale di Foggia,contro il principio di "chi inquina paghi";
- ESIGENZA di rivedere il Contratto d'Area e nell'immediato la vicenda della Manfredonia Vetro,sulla base della documentazione prodotta dal Coordinamento e nel ricorso dei cittadini ex art.9 dec.leg.vo 267/'2000 al TAR Puglia,documentazione che concerne tra l'altro lo stato dell'inquinamento e la vicenda bonifica in oggetto della Conferenza di servizi;si chiede il blocco di Manfredonia Vetro ( su cui non è stata attivata neanche la V.I.A.) e l'attivazione della V.A.S.(valutazione ambientale strategica) per le attività del Contratto d'Area e le stesse attività di bonifica,che consentano di avere un quadro interattivo e complessivo dello stato ambientale e dello scenario riveniente da decine di nuovi insediamenti,il cui impatto non può vedere valutazione a comparti,a stralci,per ovvie ragioni scientifiche e di tutela elementare dei cittadini e dei lavoratori,della salute,dell'ambiente e delle prospettive di sviluppo del territorio: è come se in una persona vedessimo,a pezzi,prima il diabete,poi una malattia del cuore,poi...e dessimo indicazioni che prescindano dallo stato complessivo. Manfredonia, si ricorda, è già assurta a livello internazionale tra le realtà a più alta incidenza di alcune patologie tumorali;
- Grave e irresponsabile risulta la dichiarazione del Consorzio di Bonifica di disponibilità di acqua per oltre mezzo milione di mc/h per i prossimi mesi,per la barriera idraulica,quando negli invasi non c'è neanche acqua per gli usi civili per i prossimi tre mesi e neanche un goccio per l'agricoltura e si badi per l'intero contratto d'Area ovvero per gli insediamenti industriali previsti ne occorrono 30 milioni di mc. all'anno...
....ADDIO AGRICOLTURA....ADDIO TURISMO....e SETE PER LA
POPOLAZIONE...
Nel corso della riunione è stata consegnata al dirigente del Ministero dell'Ambiente-Direzione per la gestione dei rifiuti e per le bonifiche,una cartellina con la documentazione ,in parte reiterata,contenente:
- Nota -febbario 2002" Considerazioni generali ..";
- Esposto-denuncia sugli aspetti della industrializzazione del territorio di Manfredonia-settembre 2000;
- Ricorso ex art.9 dec.leg.vo 267/2000 con allegati;
- Documento " Ambiente,salute,lavoro.." febbraio 2001;
- Documento di Medicina democratica Marzo 2001 su Manfredonia vetro;
- Documento "il caso Manfredonia" 12-2-2002.
documenti a cui si rinviano i partecipanti alla conferenza dei servizi per la lettura integrale
DEVE PAGARE CHI HA INQUINATO E NON I CITTADINI.
NO AI SOLDI ALL'ENICHEM PER LA BONIFICA.L'ENICHEM DEVE PAGARE !!
STOP ALLA MANFREDONIA VETRO NO AL TRASPORTO con CAMION dell'ARSENICO
NO ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA,AL MEGA-DEPOSITO di CARBURANTI SI AD UNO SVILUPPO CHE RESTITUISCA AI MANFREDONIANI QUANTO LORO TOLTO IN TERMINI DI SALUTE,AMBIENTE E LAVORO.
I 1500 miliardi del Contratto d'Area ci appartengono !!

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