A causa del mio lavoro sono costretto a viaggiare per le strade della Puglia e non solo, ma quello che comunemente riscontro per le vie della nostra Regione francamente non lo noto altrove se non sporadicamente.
Ai lati delle nostre strade è un fiorire di piccole discariche di materiale di varia natura che con il passare del tempo aumentano il proprio volume e l'inevitabile impatto ambientale; una domanda sorge spontanea: ma chi "deve", le vede?
Potendo dare uno sguardo a questi materiali ho, mio malgrado, dovuto notare che molto frequente è la presenza dell'amianto, un materiale da costruzione di origine minerale che negli anni 70 ha fatto furore. Purtroppo il conto di quelle scelte si sta pagando in questi anni perché si è scoperto produrre cancerogenesi.
L'amianto è stato considerato un prezioso materiale isolante, fonoassorbente ed ignifugo.
Ma da oltre dieci anni è stato accertato che procura gravi patologie al sistema respiratorio quali, fra tutte gravissimo, il mesotelioma pleurico, patologia che si può sviluppare anche dopo vari decenni dalla esposizione all'amianto.
Nella foto uno di questi siti posto sulla S.S. 16 nei pressi dello svincolo di RIGNANO SCALO.
In greco Asbestos, altro nome con cui si identifica l'Amianto, significa Perpetuo, Indistruttibile; purtroppo non è così.
L'Amianto, esposto agli agenti atmosferici, si sfalda lentamente liberando nell'aria una sottilissima polvere che inalata può provocare i seri problemi di cui sopra.
Ancora, il susseguirsi delle precipitazioni può portare nella falda il materiale che rielaborato può finire nel nostro piatto come qualsiasi altro inquinante.
Quindi questo prodotto dovrebbe essere confinato in discariche controllate al fine di evitare il suo accumulo nell'ambiente con le inevitabili conosciute conseguenze
Eternit in una discarica abusiva lungo la S.S. 16 al Km 644,350 presso S.SEVERO
Io credo che non vada aggiunto atro, però mi chiedo: le U.S.L. del territorio cosa fanno quando passano per la stessa strada? Da quale parte si voltano a guardare? Mi direte ma l' U.S.L. non viaggia! Allora il problema è che le Istituzioni non fatte di persone.
Nel 1988 con il D.P.R. n. 215 vengono posti i primi divieti all'utilizzo dell'amianto, e passando attraverso varie leggi nel 1992 con la Legge n. 275 ne viene vietata l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, ma a cosa è servito se noi continuiamo a trovarcelo sottocasa?
Cordiali Saluti
Dino Caroppi