Riceviamo e pubblichiamo dal Segretario Generale della Cisl di Foggia Giulio Colecchia.
'Temo che nella vicenda del contratto d'area di Manfredonia le ragioni della politica prevalgano di nuovo. E' legittima la candidatura della Provincia ma oggi il mutato quadro complessivo la rende meno opportuna. Già due anni fa, quando la normativa in vigore imponeva una figura tecnica di responsabile unico, eravamo orientati ad affidare l'incarico alla Provincia o alla Regione in quanto ritenevamo, e i fatti ci hanno dato ragione, che dovesse essere un soggetto non coinvolto direttamente da interessi e domande locali.
Poi, dopo un memorabile scontro tra sottosegretari al Lavoro ed al Tesoro, prevalse la tesi di affidarla ad un sindaco, senza che il parere del sindacato fosse ascoltato né alcuno intervenne se non la politica per dividere il sindacato e neutralizzarne la proposta.
La figura del rappresentante unico deve essere quella di un agente di sviluppo, capace di mobilitare risorse ed individuare progetti sostenibili per lo sviluppo. Manca oggi alla Provincia quel primato di concertazione che due anni fa aveva. Troppi tavoli saltati, troppe le iniziative solo annunciate e troppi i ritardi in tema di mercato del lavoro, di orientamento, di ambiente, di politiche sociali. Ma soprattutto manca ancora un luogo reale ed autonomo dove i soggetti dello sviluppo, le parti sociali e quelle istituzionali, possano discutere di lavoro, di crescita economica, di sviluppo sostenibile, di migliore qualità della vita (CPEL).
Prendendo atto della proposta formalizzata dai sindaci di Monte Sant'Angelo e Mattinata e raccolta dalla Provincia stessa, se è necessario cambiare la titolarità del responsabile unico, la scelta può opportunamente ricadere sulla Regione Puglia, non con finalità commissariali, bensì per coinvolgere più direttamente l'Ente di via Capruzzi nella costruzione e nel rafforzamento del neo distretto industriale di Manfredonia'.