Pubblichiamo una nota del Coordinamento contro le Centrali Termoelettriche in Capitanata, a commento della seduta del massino consesso sanseverese dell'altra sera:
'Il 3 luglio si è tenuto il Consiglio Comunale a San Severo per esprimersi sulla richiesta di referendum, inoltrata dai Comitati cittadini, riguardo alla installazione di una centrale termoelettrica.
Insieme ai membri dei Comitati era presente una rappresentanza di un gruppo di circa 200 cittadini, tra cui magistrati, avvocati e altri professionisti, firmatari di un documento inviato al Presidente del Consiglio Comunale in cui si esprimeva grande preoccupazione per la scelta della costruzione della centrale e si avanzavano alcune proposte, tra cui quella di aderire alla moratoria (= blocco di ogni procedura) deliberata dal Consiglio Provinciale il 3 maggio u.s..
Poichè il rappresentante di questo gruppo di cittadini, la giudice Lucia Navazio, aveva chiesto di poter esporre ai consiglieri comunali il documento, in seno al Consiglio si è scatenata una battaglia procedurale per decidere se la Navazio poteva o no prendere la parola.
Il Presidente del Consiglio, con uno scatto di legalità, affermava che il Regolamento non prevede interventi del genere. Eppure in una delle precedenti sedute del Consiglio non si è opposto il Regolamento quando uno dei dipendenti Conad, di forza, ha preso la parola arringando per mezz'ora!
I componenti dei Comitati referendari, prendendo atto che a San Severo i cittadini non hanno la possibilità di esprimere le loro posizioni nell'assise che dovrebbe rappresentare le loro istanze, hanno adottato una forma di protesta nonviolenta, incerottandosi la bocca e mostrandola ai consiglieri. La giudice Navazio riuscirà a parlare dopo alcune ore di schermaglie procedurali.
Riguardo alla discussione sul punto all'ordine del giorno, abbiamo visto una maggioranza silenziosa, succube delle posizioni del sindaco, sul cui intervento è bene stendere un velo pietoso per i suoi toni offensivi (ha definito i consiglieri provinciali e l'assessore all'ambiente una massa di buffoni; ha denigrato i Comitati cittadini referendari ed offeso personalmente il portavoce di uno dei Comitati) e arroganti (ha sostenuto che i quesiti referendari non passeranno perchè chi deve decidere sulla ammissibilità è ad esempio il difensore civico ... e chi lo nomina? la maggioranza in consiglio ... quindi farà come diciamo noi!).
Non riusciamo a capire perchè persone di valore e preparate (consiglieri della maggioranza) non esprimano una posizione argomentata sulla questione ma si dimostrino ostaggio del primo cittadino.
Al di là dei vaneggiamenti del sindaco, i cittadini hanno i piedi per terra e si pongono alcune semplici domande a cui finora coloro che vogliono la centrale (pochissimi, perchè anche all'interno della maggioranza - e ci consta direttamente - sono tanti quelli che vorrebbero uscir fuori dalla vicenda) non hanno risposto:
a.. se in Puglia c'è un surplus di produzione energetica, perchè si vuol costruire una nuova centrale a San Severo ed altre 11 in Capitanata?
b.. se la stessa ditta Mirant afferma che la centrale è inquinante, perchè si vogliono esporre i cittadini a danni ambientali e alla salute?
c.. ammesso e non concesso che ci serva altra energia, perchè non ottenerla da fonti rinnovabili (sole e vento)?
Ed ancora:
a.. fra tanti terreni disponibili e forse più appropriati, perchè è stato scelto proprio quello in cotrada Ratino per installare la centrale a San Severo?
b.. fra tanti tecnici disponibili, perchè sono stati scelti proprio quelli per progettare la Centrale?
Il Coordinamento contro le centrali termoelettriche, prendendo atto del grave deficit di democrazia che ormai caratterizza il governo di San Severo (10.000 cittadini firmatari per il referendum non contano niente!) si rivolge alla Provincia di Foggia - dove perlomeno la democrazia non è un optional visto che all'unanimità i consiglieri provinciali hanno deliberato il blocco di ogni procedura autorizzativa delle centrali - per chiedere che in questa fase la Provincia formuli parere negativo su ogni progetto di centrali in Capitanata visto che la richiesta di moratoria è rimasta inascoltata.
Per quanto ci riguarda, intensificheremo le azioni di mobilitazione dei cittadini perchè siamo convinti che se i cittadini - compatti - non vogliono, la centrale non si farà!'.