Riceviamo e pubblichiamo, da parte del Coordinamento contro le centrali termoelettriche, l'estratto della interrogazione parlamentare dell'on. Di Gioia sulle centrali in Capitanata. Nel testo si spiega anche perché la ditta 'MIRANT' non può utilizzare il decreto 'sbloccacentrali'.
Nel minuto, concessogli per illustrare l'interrogazione n.3 1129 relativa alla concentrazione di centrali turbo gas in provincia di Foggia e sull'eventuale grave situazione che si determinerebbe con l'installazione di alcune di esse, soprattutto in agro di San Severo e Candela, l'on. Lello Di Gioia del gruppo misto S.D.I., ha sottolineato: 'Soltanto nella Capitanata vi sono 12 richieste di centrali a turbo gas... Come è possibile avere in una realtà come quella di Capitanata una richiesta così ricca di centrali turbo gas?'
Alla domanda il ministro per i rapporti con il Parlamento, on. Carlo Giovanardi, ha risposto: 'Il territorio della provincia di Foggia risulta essere interessato da alcune nuove iniziative relative alla costruzione di centrali termoelettriche a ciclo combinato... indispensabile a fronteggiare la costante crescita di richiesta interna di energia... In particolare, la situazione si presenta come segue: per le centrali localizzate nei comuni di Candela e San Severo risulta conclusa con esito positivo la procedura di valutazione d'impatto ambientale, per la centrale di Candela si è quasi conclusa la procedura di autorizzazione ed è prossimo il decreto, per la centrale di San Severo in ottemperanza da quanto stabilito dalla Legge ('sbloccacentrali') il procedimento d'autorizzazione sta proseguendo in sede di conferenza dei servizi con l'acquisizione di valutazione anche relativamente alle opere connesse definite opere di pubblica utilità.
Sempre nell'ambito della conferenza sono state registrate posizioni favorevoli del Comune e della Regione interessate, mentre il dissenso è stato espresso dalla Provincia. Si sottolinea che, oltre alla Provincia di Foggia, anche l'Assessorato all'Ambiente della Puglia ha comunicato che intende perseguire linee programmatiche sotto il profilo energetico prima di esprimere una posizione sulle altre nuove iniziative in corso di valutazione d'impatto ambientale, da cui sarebbero tuttavia escluse sia Candela che San Severo... Poi richieste d'autorizzazione sono state presentate ai Presidenti di Foggia e di Troia... e non risultano iniziative di ulteriori siti.
Per quanto riguarda le preoccupazioni dell'on. interrogante sulle elevate concentrazioni di centrali elettriche nel territorio foggiano, si ribadisce quanto sostenuto in precedenza, e cioè l'assenza di una scelta pianificata che predetermini il sito delle nuove centrali... pianificazione che sarebbe in contrasto con i principi della libera concorrenza... Esiste, invece, la piena possibilità che gli enti territorialmente interessati esprimano le proprie valutazioni e le proprie scelte nell'ambito della procedura autorizzativa anche con riferimento ai documenti di pianificazione territoriale in materia di sviluppo economico ed utilizzo delle risorse ambientali.
In via generale, proprio al fine di individuare priorità e criteri d'individuazione comune, è stato da tempo predisposto uno schema di accordo in materia di energia elettrica trasmesso in sede di conferenza unificata per la sigla da parte del Ministero per le attività produttive a Regioni, Provincie e Comuni, contenente i criteri di valutazione al fine di verificare il grado di rispondenza delle richieste di autorizzazioni delle centrali elettriche all'esigenza di sviluppo omogeneo e territorialmente compatibile del sistema elettrico nazionale...Il documento, oltre ad indicare i criteri generali di valutazione dei progetti, fa riferimento a specifici criteri di adeguatezza della collocazione e della coerenza territoriale degli impianti, fatti salvi gli strumenti di valutazione già previsti dalla normativa vigente.
In conclusione, tale strumento permetterà efficacemente di affrontare i casi di concentrazione d'impianti nella stessa area, tema su cui il Governo si è impegnato in sede parlamentare ad adottare tutte le iniziative utili al fine di ottimizzare l'utilizzo della rete di trasporto dell'energia elettrica'.
Di Gioia ha commentato la risposta con queste parole: 'Ci riteniamo insoddisfatti per molteplici motivi: uno di questi è la grande discordanza che c'è nelle parole del ministro, perché non esiste a livello regionale un piano energetico e non esiste e non è stata data la possibilità alla Provincia di Foggia di determinare in modo serio quella che è la possibilità di installare all'interno del suo territorio centrali turbo gas... Un ulteriore difficoltà è data dai tempi brevi. Infatti, la richiesta fatta il 10 maggio è stata autorizzata, dieci giorni dopo, il 20 dello stesso mese... Questo significa che in un territorio già fortemente penalizzato da quelle che sono le questioni dell'agricoltura e delle risorse idriche... con la costruzione di tali centrali si avrà solo difficoltà ambientale. Oltre tutto vi è anche la questione che ai cittadini di San Severo e della provincia non si dà la possibilità di potersi esprimere liberamente...
L'on. Di Gioia, sottolineando il suo disappunto all'on. Giovanardi, ha concluso: 'Per quello che sta accadendo a San Severo chiederemo che vi sia la Commissione Antimafia in quella realtà, per sapere con certezza quello che sta accadendo... Una situazione bruttissima che sta determinando per la provincia di Foggia non certamente uno sviluppo, ma una concentrazione di centrali turbo gas che andranno a deturpare quello che è l'ambiente e quelle che saranno le prospettive di sviluppo di questa realtà'.
La Ditta Mirant non può utilizzare la legge sbloccacentrali, cioè una corsia accelerata per arrivare all'autorizzazione. In effetti, all'art. 1 comma 4 la 'Legge 9 aprile 2002, n. 55' detta 'Sbloccacentrali', 'Misure urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale' (Pubblicato su GU n. 84 del 10-4-2002), così recita:
4. 'Le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, eccetto quelli per i quali sia completata la procedura di VIA, ovvero risulti in via di conclusione il relativo procedimento, su dichiarazione del proponente'.
Ora il procedimento relativo all'impianto per la ditta Mirant, per quanto concerne la procedura di VIA (Valutazione di impatto ambientale), risultava concluso con parere nr. 465 del 31-1-2002 del Ministero dell'Ambiente - Commissione per le valutazioni di impatto ambientale, per cui risulta almeno illegittimo il ricorso alla legge sbloccacentrali da parte della Ditta Mirant, a nulla valendo l'escamotage del riferimento alle opere connesse (gasdotto ed elettrodotto) per riaprire il procedimento in questione.