Con la rivoluzione industriale avvenuta a cavallo tra il 19° ed il 20° secolo la nostra società, o meglio, le società industrializzate e dotate di strumenti utili alla propria crescita economica e sociale sono state caratterizzate da una consistente impennata nella produzione di beni e risorse per il fabbisogno giornaliero degli uomini.
All'apparenza questa evoluzione industriale potrebbe sembrare positiva e foriera di un netto miglioramento delle condizioni di vita di noi cittadini del ricco settentrione della terra. In effetti è così. Ma non è 'solamente' così!
C'è il cosiddetto 'rovescio della medaglia', ciò che la coscienza dei più cerca di nascondere nella lunga ombra del progresso e che consiste nell'imponente sfruttamento delle risorse naturali, nell'aumento dell'inquinamento delle falde acquifere, del suolo e dell'atmosfera, nell'incremento della temperatura media del pianeta.
La sfrenata corsa al consumismo, conseguenza dell'imposizione di un modo di vita tutto improntato sui miti della bellezza, della ricchezza e della comodità ad ogni costo (messaggi presenti oramai nel tessuto quotidiano di ognuno di noi, ripetuti all'infinito da tutti i media ad oggi esistenti), non è che la 'punta dell'iceberg' di una situazione che vede da una parte, i paesi più ricchi gettare buona parte di ciò che producono per sovrabbondanza di beni e dall'altra, i paesi del sud della terra sprofondare continuamente nel pozzo senza fondo della propria povertà.
In questa situazione alquanto allarmante, che gente come Bush continua a non voler vedere, si contraddistinguono, fortunatamente, persone, associazioni ed enti che, sparsi un po' in tutto il globo, portano avanti le proprie attività internazionali a favore della diffusione di valori quali pace, democrazia e convivenza fraterna fra popoli diversi, compatibili con la natura che ci circonda.
Ed è proprio per omaggiare coloro i quali sono impegnati in queste attività di sensibilizzazione sociale ed ambientale che la Provincia di Foggia ha istituito il premio 'Daunia, crocevia di civiltà', teso a riconoscere periodicamente quei personaggi del mondo scientifico, accademico, culturale ed artistico che si distinguono, appunto, per la loro opera eticamente e moralmente elevata.
Quest'anno, il primo a ricevere il premio, rappresentato da una statuetta dello scultore Domenico Norcia, è stato l'inglese Edward Goldsmith, l'ecologista considerato da tutti il maggior esponente del pensiero ambientalista mondiale. Goldsmith, al termine della cerimonia di conferimento del premio, ha tenuto una interessantissima conferenza durante la quale ha tracciato un esaustivo quadro della situazione economica mondiale e delle conseguenze che questa genera sull'ambiente.
L'ecologista ha, poi, concluso il suo intervento affermando che '...nonostante sia consapevole della gravità della situazione, sono ottimista. L'economia globale non può avere ancora una vita lunga, perché è troppo instabile per durare. Inoltre, sono certo che il mutamento culturale avverrà: presto ci si renderà conto che non c'è altra via'.