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8/10/2002

MANFREDONIA, PER LA CENTRALE ELETTRICA INESISTENTE L’AGENDA 21
Quando gli interessi economici travolgono lo sviluppo sostenibile
La questione della centrale elettrica a biomasse che il gruppo Marcegaglia vorrebbe installare nel territorio di Manfredonia continua a tener desta l'opinione pubblica e l'attenzione del WWF di Foggia. Respinto in un primo tempo dal Consiglio Comunale di Manfredonia da una località a 6 km dalla città e successivamente spostato dallo stesso Consiglio Comunale nei pressi della borgata Mezzanone, l'impianto è stato dichiarato prima a rischio e poi innocuo. Nessun forum, nessuna consultazione preventiva della comunità locale. Eppure a Manfredoni a è attiva Agenda 21.
Ricordiamo che l'Agenda 21 è il processo attraverso il quale gli Enti operano in collaborazione con tutti i settori della comunità per perseguire la sostenibilità a livello locale. Con i forum viene avviata una discussione aperta che ha come oggetto le modalità per rendere sostenibile lo sviluppo in alcuni settore chiave come quelli dello smaltimento dei rifiuti e delle attività economiche a rischio d'impatto ambientale.
Ma stando al WWF di Foggia, nella vicenda in oggetto non sarebbero stati rispettati i requisiti minimi per definire come Agenda 21 un processo di programmazione partecipata, capace di avviare strategie di sviluppo sostenibile. Non ha senso, infatti, pensare ad un'Agenda 21 senza un confronto con la comunità locale. Deve essere un percorso che nasce da una scelta tra più attori locali, che deve servire ad esplicitare e condividere obiettivi, verificare la loro credibilità e desiderabilità.
Per il WWF, si ha la sensazione che per la classe politica le attività del Forum siano percepite come un'indebita interferenza nei lavori del Consiglio e della Giunta, che si considerano gli unici titolari legittimi del potere locale. La partecipazione, quando richiesta, è praticata più come ricerca di consenso che non come coinvolgimento nella determinazione di obiettivi e nell'assunzione di responsabilità
Questo quadro è inquietante specie se si tiene conto che i processi e i relativi obiettivi di Agenda 21 locale godono comunque di finanziamenti del Ministero dell'Ambiente e si avvalgono di figure professionali esterne regolarmente remunerate.
Per il WWF, è di importanza cruciale assicurare, inoltre, che il concetto di sviluppo sostenibile pervada l'intero modo di operare dell'Ente locale che promuove l'Agenda 21.
L'Agenda 21 Locale deve essere cioè un'iniziativa sempre coerente con i principi dello sviluppo sostenibile e della qualità della vita.
L'intento di Agenda 21, pertanto, è anche quello di far entrare considerazioni legate all'ambiente all'interno dei programmi relativi alla programmazione delle politiche industriali. I principi ed i contenuti dell'Agenda 21 devono costituire la base per l'elaborazione di tutti i piani di settore previsti come, per Manfredonia, è il caso del Contratto d'Area.
La vicenda di alcune di queste industrie e quella della centrale a biomasse a Borgo Mezzanone, per il WWF, evidenzia invece che sostenibilità viene utilizzata fino ad apparire una parola passpartout che giustifica le più disparate politiche. Nel tentativo di coniugare economia e natura è prevalso il punto di vista dell'economia. Così molte scelte sono risultate un tentativo di forzare i limiti degli ecosistemi naturali adattandoli alle necessità delle attività economiche. Con quest'atteggiamento di ossequioso rispetto delle convenienze economiche spesso si è evitato di affrontare problemi quali quelli della limitatezza delle risorse e della capacità di carico degli ecosistemi.
Quasi mai, partendo dalla necessità della protezione delle risorse naturali e della qualità della vita, si sono messi in discussione processi e prodotti economici.

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