Sono tuttora in corso i lavori di dragaggio del porto di Peschici che, con il prelevamento di centinaia di metri cubi di sabbia, dovrebbero abbassare la profonditā del bacino per favorire l'ingresso dei natanti. La sabbia prelevata, oltre a contenere sale in natura, contiene anche inquinanti del tipo nafta, oli minerali, solventi e catrame derivanti dai natanti e, quindi, rifiuti.
Il materiale viene prelevato da una ditta appaltatrice dell'Enel, che deve sostituire vecchie linee aeree palificate con linee interrate e quindi con la necessitā di avere materiale per coprire i cavi elettrici prima di asfaltare.
Tale materiale, trasportato lungo le linee da interrare, nel percorso incontra due alberi secolari in localitā Calena in agro di Peschici, una quercia e un leccio con almeno 500 anni di vita. Il leccio e la quercia, conosciuti e rispettati da secoli sia dalla popolazione locale che dai turisti, si ritrovano circondati da centinaia di metri cubi di sabbia; infatti il deposito di questi materiali č stato effettuato sotto i due grandi alberi, che a ragione potevano essere considerati monumenti ambientali.
Ma la pioggia di marzo/aprile ha sciolto il sale e dilavato la sabbia tanto che gli inquinanti sono penetrati nel terreno e sono diventati una minaccia incombente per la vita dei due grandi alberi, che giā presentano i segni dell'attacco. Infatti alcuni rami sono secchi e non č possibile prevedere quali e quanti danni potranno subire. Resta il fatto che la loro vita č in pericolo.
Nessuno degli enti preposti si sta attivando per mettere in atto azioni che cerchino di salvare questi due maestosi alberi, il che fa sorgere dubbi sull'effettiva incuria. Infatti si lascerebbero morire due alberi che potrebbero essere di impedimento alla modifica di tracciato di qualche strada.
Per questo il Coordinamento Provinciale di 'Legambiente' chiede che venga fatta piena luce sulle responsabilitā di chi ha permesso questo scempio. Chi ha dato le autorizzazioni all'uso di quel materiale inquinante. Come mai gli enti preposti non si sono accorti di quanto stava avvenendo.
Legambiente chiede, quindi, interventi urgenti per cercare di salvare i due alberi secolari, che sono un patrimonio storico, culturale ed ambientale di tutta la comunitā, convocando un esperto e di mettere in atto tutto quanto č possibile.