Tornano a disposizione Greco e La Porta. Il Foggia vola in Sicilia (oggi partenza da Napoli in aereo) al gran completo (unico assente Carannante per squalifica). Sarà una partita dura, chi la spunterà incasserà tre punti pesanti nel cammino verso la C1. Ai rossoneri tutto sommato potrebbe star bene anche il pareggio, l'importante è non perdere quota.
La Sicilia presenta sempre mille insidie, gli ambienti 'caldi' non autorizzano certo a dormire sonni tranquilli. Ma questa squadra non può e non deve temere nessuno. Non lo affermiamo per una sorta di megalomania da tifosi. E' solo una considerazione che nasce dai numeri della gestione Marino. Il Foggia in 10 giornate ha segnato ben 18 gol e vanta il migliore attacco in assoluto sino a questo punto. Del Core sembra davvero rigenerato, molto più convinto delle proprie capacità. Per non parlare del nuovo Vantaggiato. Pensare che ad inizio stagione si diceva che il Foggia avesse bisogno come il pane di un attaccante di peso.
Poi Marino ha dimostrato come nel suo scacchiere tattico servano soprattutto attaccanti dinamici e con i piedi buoni (quelli non devono mancare mai), che il tipico centrale d'attacco deve essere abile nel gioco di sponda, nel far salire la squadra. Se poi va in gol, tanto di guadagnato. Domenica qualcuno ha storto il naso per quei venti minuti (dopo la rete del vantaggio) un po' attendisti, di Carannante e compagni. La critica è sempre positiva ma se poi diventa inopportuna e insensata non giova a nessuno. Tanto meno a Marino che dopo il match, in sala stampa, ha mostrato infastidito, dissenso (giustificato) per qualche collega della stampa che è andato alla ricerca del 'pelo nell'uovo' (qualche passaggio sbagliato, qualche imprecisione nella manovra).
Cose che capitano, insomma. Sapete qual è poi stata la risposta del buon Pasquale...: 'Guardate che siamo in C2, non in serie A. Gli errori li commettono tutti'. Parole sante, mister.
Redazione di
www.foggiacalciomania.com - Roberto Zarriello