Un duro monito all'amministrazione comunale di Rignano Garganico sulla realizzazione di una discarica di rifiuti speciali non nocivi è venuto, l'altra sera, dal presidente del Parco Nazionale del Gargano, Matteo Fusilli, a conclusione di un incontro-dibattito sull'archeologia viestana e garganica.
'Non è possibile che paesini come Rignano, che possono ottenere tutto dall'archeologia, dall'ambiente e dall'aria pulita - ha evidenziato a più riprese Fusilli, in veste anche di responsabile dei parchi italiani - si dedichino a progetti poco gratificanti e dal dubbio risultato, in termini di lavoro e sviluppo, come le discariche di rifiuti speciali'. 'Il nostro ente è nettamente contrario al progetto - ha stigmatizzato il presidente del Parco - per lo più che tra qualche mese sapremo gli esiti dell'Unesco, che dovrebbe dichiarare il Gargano bene protetto dall'umanità'.
Come 'bigliettino da visita' per l'Unesco, hanno ricordato più avanti lo stesso Fusilli e Pietro Laureano, collaboratore dell'importante organo delle nazioni unite e artefice del progetto di salvaguardia del Promontorio a livello mondiale, 'è stato presentato proprio Rignano e la sua Grotta Paglicci, importantissimo sito preistorico, da cui discendiamo un po' tutti noi'. Dal paesino natìo di Padre Antonio Maria Fania, infatti, arrivano testimonianze del vissuto umano che si perdono nella notte dei tempi. Addirittura, pare che l'uomo a Paglicci visse già 350-500.000 mila anni fa, nelle sue sembianze scimmiesche tipiche dell'Homo Erectus.
L'importanza nel panorama culturale mondiale del sito preistorico rignanese, l'unico in Italia ad aver restituito così tanti tesori del paleolitico - scheletri umani interi e parziali, pitture parietali in ocra rossa, oggetti litici d'uso quotidiano, strumenti in selce per la caccia e la concia fisica, oggetti d'arte mobiliare, resti di animali e piante estinti da millenni e via discorrendo - è stato evidenziato più volte nei numerosi interventi in quel di Vieste. 'Da quando sono presidente del Parco - ha aggiunto Fusilli - mi sono sempre occupato dell'archeologia garganica, garantendo i finanziamenti necessari per gli scavi in quasi tutti i comuni che ne hanno fatto richiesta. Ma è vergognoso tutto questo. Come garganico non ne vado affatto fiero, ci sono tanti altri enti che possono contribuire economicamente al fine di incentivare la conoscenza e lo studio del nostro passato. Nel Meridione poi, questo lo devo dire, gli sponsor privati restano solo una chimera. Al Nord tutto è finanziato da fondazioni e banche'.
'Voglio suggerire una cosa al comune di Rignano e ai sindaci degli altri paesi interessati dalla presenza di siti archeologici, pur comprendendo che oggi fare l'amministratore è più difficile di una volta - ha commentato ancora Fusilli - mettiamo da parte questi progetti inquinanti e dedichiamoci allo sviluppo del turismo e dell'aria pulita. Rignano può ottenere molto da Paglicci, l'amministrazione si impegni a richiedere fondi per lo sviluppo del settore alla cassa depositi e prestiti, come fatto dal comune di Vieste (che ha richiesto due miliardi e mezzo di vecchie lire), gente disposta a lavorare nel campo dell'archeologia ce n'è tanta in paese, lo testimonia la presenza oggi qui a Vieste di esponenti delle associazioni di Rignano (sono intervenuti il presidente del Centro Studi Paglicci Enzo Pazienza e alcuni sostenitori del Comitato Pro Grotta Paglicci del preside Paolo Gentile)'.
Dello stesso avviso è stato il primo cittadino e deputato viestano, Domenico Spina Diana. 'E' da tempo che propongo al comune di Rignano e agli altri piccoli centri del Gargano - ha ricordato il sindaco di Vieste - di stilare protocolli d'intesa per portare il turismo anche lì dove non ce n'è. D'estate, quando Vieste è stracolma di gente, ai nostri turisti possiamo offrire anche degli itinerari più completi, che abbracciano aspetti poco conosciuti del Gargano, come appunto quelli archeologici e ambientali. Proprio questi settori possono dare qualità all'intera gamma delle nostre offerte promozionali'.
Si vedrà, intanto a Rignano continua tutto a tacere. Maggioranza ed opposizione sembrano attendere gli eventi, soprattutto dopo la dura presa di posizione di un altro importante ente garganico, il comune di San Marco in Lamis, il cui consiglio comunale ha votato, nei giorni scorsi, ha bocciato all'unanimità il progetto (che, come risaputo, insistete sulla Valle di Stignano e sulla zona Pip) e inviato un odg di protesta agli organi di controllo territoriali, provinciali, regionali e nazionali competenti. Va precisato, infine, che la costruenda discarica non è ubicata nel Parco, ma a pochi metri dalla sua perimetrazione.
Angelo Del Vecchio