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12/12/2002

PALLACANESTRO, SERIE D: CANAPE' TRANI - OMNIA LEARNING SAN SEVERO 77 - 60
Brutta trasferta per la squadra di Petrovic
Canapè Calzature Juve Trani 77
Ragno 11, Pecorella 11, Angarano S., Scoccimarro N. , Paolillo 5, Musci 18, Di Lauro S. 9, Agostini Croce 21. N.E.: Mongelli.
All. di Perna e Zitoli

Omnia Learning San Severo 60
Di Rienzo 4, Mucedola 14, Tarolla 2, Del Vicario 18, Sollazzo 4, Festa 2, Vicciantuoni 5, Cassone 11, N.E. Caracciolo, Gentile.
All. M. Petrovic.

ARBITRI: Volgarino di Castellana e Zuccarino di Bari.

Ennesima sconfitta esterna per l'Alius Basket sabato scorso a Trani. Questa volta però non ci sarà nessuna vittoria a tavolino a mascherare le lacune evidenziate sul campo; e neanche vi sono recriminazioni arbitrali a giustificazione della pessima partita giocata dai biancoverdi. In campo c'è stata per quasi l'intera partita una sola squadra: il Trani.
Squadra veloce nelle ripartenze e molto precisa al tiro, ha messo subito in difficoltà l'Alius, che è stata sempre in svantaggio fino all'amaro epilogo: 77 - 60. La lacuna più evidente dimostrata da quasi tutti i giocatori scesi in campo (tranne pochissime eccezioni) è stata la tenuta mentale. Scarsa determinazione, poco coraggio e flebile grinta sono fattori determinanti ed indispensabili per una squadra che vuole fare risultato in trasferta. Il giusto approccio mentale permette non solo di ottenere il rispetto degli avversari, ma anche di giocare ogni pallone con la stessa concentrazione, nonché di reagire alle situazioni più difficili che si creano durante la gara.
In realtà una timida e tardiva reazione c'è stata solo nel terzo quarto, quando il Trani ha cominciato ad accusare un po' di stanchezza fisica e l'Alius ne ha approfittato per tentare la rimonta. Quest'ultima - tra l'altro - sembrava anche possibile quando all'inizio dell'ultimo quarto il distacco si era ridotto a -4; ma ecco che all'improvviso l'Alius è tornata ad essere nuovamente la squadra apatica dei primi due quarti: incapace di gestire perfino le situazioni di gioco più semplici e con pochissima reattività sia in attacco che in difesa.
Sta di fatto che dopo un paio di azioni in contropiede non sfruttate a dovere ed altrettante palle perse in maniera clamorosa, il match è terminato ed i biancoverdi hanno seriamente rischiato di essere umiliati.
E' giunto il momento che i giocatori comprendano che il loro valore non si misura soltanto nelle gare interne, davanti a tifosi, amici e parenti pronti ad applaudirli ad ogni buona giocata e ad incoraggiarli quando sbagliano. Sono, invece, le partite giocate fuori casa, (con il pubblico avversario che ti insulta e ti fischia e con nessuno pronto a darti pacche sulla spalla) quelle in cui un giocatore deve dimostrare la sua tenuta psichica e, quindi, il suo reale valore.
Fino a quando tutti i giocatori non riusciranno ad esprimersi in trasferta come fanno regolarmente in casa, difficilmente la squadra potrà ambire a traguardi più prestigiosi.

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