Natale, tempo di regali. Perché non fare qualche dono anche alla nostra vecchia cara 'Terra'? La proposta è della Sezione WWF di Foggia. Con facili accorgimenti è possibile, infatti, trascorrere le feste in maggiore armonia con l'ambiente e la propria salute.
Per i regali, il WWF suggerisce di escludere prodotti 'usa e getta' e preferire quelli non confezionati o con imballaggi ridotti, possibilmente realizzati con materiali riciclati.
Per chi intende fare un dono sicuramente ecologico, oltre alle proposte natalizie delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni del commercio equo e solidale, l'associazione del Panda ricorda che l'unico marchio ecologico è l'Ecolabel, il sistema volontario d'etichettatura dell'Unione, una margherita ispirata al simbolo europeo. Attualmente in Italia sono certificati 236 prodotti, appartenenti a 14 gruppi di consumo: elettrodomestici, biancheria, detersivi, lampadine, magliette, vernici, calzature, eccetera.
Non regalare animali esotici: i danni alla natura sono enormi e le sofferenze agli animali sono indicibili. Si tratta di pappagalli, serpenti, pesci e scorpioni. Possedere animali esotici è diventato uno status-symbol. Sono quasi tutti animali prelevati dal loro habitat. Il traffico illegale d'animali selvaggi, infatti, viene subito dopo quello della droga e delle armi. L'invito del WWF, pertanto, è quello di non farsi attrarre dall'esotico ma di regalare a cani e gatti abbandonati una nuova casa e un po' d'affetto.
Fra i doni, un posto sostanziale occupano i giocattoli. Da tempo sono stati messi al bando quelli in PVC morbido, destinati ai bambini da zero ai 36 mesi, contenenti sostanze dannose. Sia per quest'aspetto sia per il rispetto dei requisiti sulla sicurezza, occhio all'etichetta, con nome e indirizzo del fabbricante, foglio informativo in italiano con modalità d'uso, fascia d'età cui è destinato.
Ma dove collocare i regali? Per chi al tradizionale presepe ha preferito l'albero di Natale vero, invece di quello artificiale sempre verde e quindi riutilizzabile, il WWF auspica che almeno non finisca impietosamente buttato nel cassonetto dei rifiuti.
Infatti, se l'albero acquistato ha le radici, può essere, dopo le feste, posizionato sul balcone o piantato in giardino altrimenti può essere donato ai centri di raccolta indicati dai vivaisti o dal Corpo Forestale dello Stato.
Oltre all'albero vero, altri addobbi di fine anno possono contribuire a depauperare il patrimonio vegetale. Per non sottrarre nulla alla bellezza della natura rinunciamo, quindi, a vischio, agrifoglio, pungitopo, a meno che non siano coltivati nei vivai come da etichetta. Si può sempre sostituirli con altre decorazioni magari preparate piacevolmente da noi stessi.
Le festività di fine anno sono anche il periodo delle grandi mangiate. È l'occasione per cominciare ad orientarsi verso i nostri prodotti tipici e dell'agricoltura biologica.
A questo proposito, il WWF ricorda che in Italia a garantire il biologico sono nove gli organismi di certificazione riconosciuti: Aiab-Icea, Ecocert, Bioagricert, Imc, Bios, QC&I, Ccpb, Suolo e salute, Codex. Inoltre due Associazioni nazionali, Amab e Demeter, rilasciano marchi alle aziende che rispettano disciplinari per l'agricoltura biologica più restrittivi del Regolamento del settore CEE 2092/91.
E per bere? Meglio i prodotti in vuoto a rendere: il loro riutilizzo consente un notevole risparmio energetico. Meglio i contenitori di vetro rispetto a quelli di plastica, prodotto non biodegradabile e in quanto tale da preferire solo per gli oggetti destinati a durare.
Sono solo alcuni suggerimenti, ulteriori proposte per vivere un Natale ecologico, come le vacanze all'insegna della natura, sono nel sito della Sezione WWF di Foggia all'indirizzo www.wwfcapitanata.it.