È passato più di un decennio dai fasti della Serie A e ieri, il Foggia di Marino ci ha donato la speranza di una promozione, prima, speriamo, di una lunga serie di conquiste determinanti per la rinascita di una grande squadra come quella foggiana.
Un Foggia dei record, come è stato definito, visti i tanti punti racimolati nel corso di questo campionato e delle tante vittorie conseguite sia in casa che fuori da una squadra che, all'inizio incerta, è cresciuta come un unico corpo teso al traguardo finale, più che meritato. Ieri la città ha iniziato la festa che la porterà sino al calcio di inizio del prossimo campionato.
Analizzando la partita di ieri, per i ragazzi di Mister Marino la 'pratica' da chiudere è stata davvero poco impegnativa. Il Foggia è sceso al Flaminio con tutti i suoi gioielli, compreso Greco fermo per un leggero infortunio, contro una Lodigiani oramai condannata ai Play Out.
Parte subito offensivo il Foggia che al 9° vede De Zerbi servire Del Core che manda il pallone oltre la traversa. Risponde la squadra romana con un tiro abbastanza pericoloso verso la porta difesa da Rossi. I satanelli riprendono in mano le redini della partita con Catalano che al 20° tira da lontano portando il portiere della Lodigiani a deviare la sfera in calcio d'angolo. Ancora il Foggia con il sempre presente De Zerbi il quale poco prima della fine del primo tempo manca una clamorosa occasione da gol tirando fuori con portiere battuto. Finisce il tempo regolamentare con un bel tiro di Vantaggiato sul numero uno avversario.
Si riprendono le danze ed il Foggia rischia di andare sotto di un gol: su un grave errore di Mariniello, Trocini smarca Rossi e tira ma, fortunatamente, Pennacchietti salva proprio sulla linea di porta. Le azioni di rilievo si concludono intorno al 66° quando Del Core tira una botta sicura parata, magistralmente da Domanico.
Gli ultimi minuti della partita vedono timide invasioni di campo da parte dei tifosi foggiani che esplodono di gioia al fischio finale dell'arbitro.
Il Foggia Calcio, con due giornate di anticipo sul calendario di C2, si assicura il passaggio di categoria. La città è in festa, come non lo era da tempo. Marino si lascia andare alle lacrime.
Migliore epilogo, il popolo rossonero non lo poteva chiedere.