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25/6/2003

MINACCIATA LA COLONIA PUGLIESE DEL FALCO ‘GRILLAIO’
La murgia barese, luogo di nidificazione, obiettivo di un parco eolico
Il Grillaio (Falco naumanni) è una delle specie animali più minacciata a livello mondiale. E' specie Vulnerabile nella Lista Rossa IUCN e nella Lista Rossa Animali d'Italia (WWF), ed è prioritaria ai fini della conservazione nella UE ai sensi della Direttiva 79/409.
Nel recente Action Plan redatto da BirdLifeInternationale l'intera popolazione nidificante della UE è stata stimata in appena 15.000-20.000 coppie.
Nella Murgia barese e materana è presente l'unica popolazione nidificante di tutta l'Italia peninsulare e una delle più importanti della UE e del mondo.
Nel comune di Minervino Murge (BA), durante il consueto monitoraggio annuale preriproduttivo del 2003, condotto da Altura e Terre del Mediterraneo, si è rilevata la presenza della più numerosa colonia di Grillaio d'Italia e forse d'Europa, formata da circa 3100 individui.
Questa importantissima colonia è ora minacciata dalla costruzione sulle aree trofiche di un gigantesco parco eolico.

LE INCOMPATIBILITÀ DEL PROGETTO
Il comune di Minervino Murge ha approvato con Delibera n. 252 del 24/10/2002 la concessione del proprio territorio per la realizzazione di un Parco Eolico formato da 256 torri ed esteso su circa 3500 ettari.
Il comune nella approvazione di questi atti non ha assolutamente tenuto conto del valore naturalistico dell'area e delle norme di salvaguardia per essa previste.
L'area del parco eolico rientra, infatti, all'interno della ZPS Zona di Protezione Speciale 'Murgia Alta' (IT9120007) designata ai sensi della Direttiva 79/409 e nel pSIC Sito Importanza Comunitaria 'Murgia Alta' (IT9120007) designata ai sensi della Direttiva 92/43. Tale classificazione, così come si evince dalla relativa scheda Bioitaly, è dovuta alla presenza di habitat prioritari quali i 'Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea' (cod. 6220) e/o le 'Praterie su substrato calcareo (Festuco brometalia) Stupenda fioritura di orchidee' (cod. 6210) nonché alla presenza, per esigenze trofiche e riproduttive, di fauna di interesse comunitario tra le altre Calandra (Melanocorypha calandra), Calandrella (Calandrella brachydactyla), Tottavilla (Lullula arborea), Averla cinerina (Lanius minor) e soprattutto di specie prioritarie quali il Grillaio (Falco naumanni), il Lanario (Falco biarmicus) e la Gallina prataiola (Terax terax), la scheda, inoltre, segnala la presenza di una delle due specie vegetali d'interesse comunitario presenti in Puglia, si tratta della Stipa austroitalica specie prioritaria ai fini della conservazione.
L'area rientra nel perimetro del Parco Nazionale dell'Alta Murgia la cui istituzione è nella fase finale avendo la regione Puglia già dato l'intesa per la delimitazione, gestione e salvaguardia, come da delibera della G.R. n.290 del 25.03.03, si aspetta solo l'atto istitutivo da parte del Ministero. Tra non molto scatteranno, pertanto, le norme di salvaguardia. E' stata individuata anche come IBA (Important Bird Area) 'Murge' (n. 135) per la Commissione Europea da BirdLifeInternational, proprio per la presenza di un importantissima comunità di avifauna.
Quasi tutta area, inoltre, è sottoposta al Vincolo Idrogeologico ai sensi del RD 3267/1923 e succ.
Queste stesse norme e la presenza del Grillaio, hanno già determinato precedenti pareri negativi ai fini della Valutazione d'Impatto Ambientale e di Valutazione d'Incidenza (Direttiva 92/43 CEE e LR n. 11 del 12/04/01) da parte della Regione Puglia per la realizzazione di altri parchi eolici nella stessa zona.
Malgrado questi elementi che indicano l'evidente incompatibilità del parco eolico, il comune ha approvato i parchi eolici incassando circa 400 milioni dalle seguenti ditte appaltatrici: Icq srl; Metanair srl; Elettrogas srl; Murgeolica srl; Trelettra srl; S.I.I.F. Energies sas; South Power srl; Energia spa; P. & T. Tecnology; AG Windward - Vibe srl.

LE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Nell'area è stata approvata la costruzione di 256 torri eoliche. Il tipo di torri previste è, nella maggioranza dei casi, quello a 3 pale con diametro di 70 m e altezza max del pilone di 75 m, per una altezza massima della torre di 110 m. Ogni torre presenta uno scavo di fondazione circolare con diametro di 25 m e altezza 5 m, pari a 2.453,125 m3 di scavo (generalmente su roccia calcarea). Alla base di ciascuna torre è prevista la realizzazione di un fabbricato di servizio di dimensioni 3,80 x 5,00 x 3,00 metri, per una cubatura di 57 m3.
Dall'analisi dei dati sopra elencati si può evidenziare come la realizzazione di tali impianti porteranno allo scavo e movimentazione di 637.812,5 m3 di terra (tutta l'area è sottoposta a vincolo idrogeologico) e alla edificazione 14.820 m3 di fabbricati di servizio a cui bisogna aggiungere i m3 derivanti dalla realizzazione delle torri (oltre 300.000 m3 di acciaio e cemento).
Il sistema di torri eoliche sarà connesso da una serie di strade necessarie alla loro costruzione e manutenzione. In assenza di un progetto definitivo da cui è possibile ricavare lo sviluppo esatto di tale rete stradale, si può cercare di valutare lo sviluppo complessivo delle strade immaginando che 260 torri siano disposte secondo un reticolo regolare all'interno di quadrilatero. Una torre di tali dimensione ha un'area di competenza di circa 8 ha, al cui interno non vi dovrà essere nessun'altra torre. Per cui, in base alle norme tecniche di realizzazione di tali impianti le diverse torri dovranno essere distanziate di 250 m perpendicolarmente all'asse di rotazione del rotore e 400 m lungo lasse di rotazione. In base a tali misure le 260 torri, disposte regolarmente, occuperebbero un'area di forma rettangolare di lati 6,00 x 3,75 km. Per connettere in modo corretto le diverse torri, all'interno del reticolo, sono necessari almeno 56 km lineari di strade (in genere non asfaltate e larghe dai 5 a 6 m).
Questa rappresenta una stima minima, in quanto la non regolarità nella disposizione delle torri comporterà un aumento della lunghezza delle strade di servizio. Nella migliore delle ipotesi, comunque, il reticolo delle strade coprirà complessivamente circa 40 ha. Sono, inoltre, previsti decine di chilometri di nuovi elettrodotti per collegare gli impianti alla rete elettrica nazionale.
Per quanto riguarda l'impatto sul paesaggio anche questo sarà notevole in quanto quasi tutti gli impianti saranno visibili dal centro storico del paese. Essendo il territorio circostante un altopiano non esiste la possibilità di nascondere gli impianti dietro alture o crinali.
Il tutto è previsto su habitat prioritario ai sensi della Direttiva 92/43, la scelta dei lotti è stata scientifica nel senso che sono state scelte proprio le aree di habitat prioritario di minore valore fondiario, se si aggiunge, infine, che la superficie di territorio non occupata dai parchi eolici e in procinto di esserlo dalle cave, viene spietrata e frantumata, è chiaro come la realizzazione del parco eolico, attraverso la trasformazione irreversibile dell'habitat e dell'habitat di specie, la mortalità dovuta alle pale, la maggiore accessibilità dell'area con relativo aumento della pressione antropica, rappresenta una gravissima e irreversibile minaccia alla sopravvivenza della colonia di Grillaio di Minervino Murge.

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