Questa testata aderisce all'anso  
 
Note Legali | Pubblicità | La Piazza | Bacheca | Info | Città
prima pagina
editoriali
attualità
costume e società
politica
economia
sport
cultura e spettacolo
tecnologia
eventi
dicono di noi on line
 
ambiente
casa
cinema
affari e finanza
dalla regione
diritto
gastronomia
salute e benessere
interviste del direttore
lettere alla redazione
territorio
viaggi
documenti
Diventa Capitano...
Scrivi su Capitanata.it
Lavora con noi
Pubblicità
ANSO
 
METEO
aggiungi a preferiti


11/3/2004

IN VOLO SULLE ROTTE DEI RAPACI
L’affascinante avventura di D’Arrigo, pilota di deltaplano
Angelo D'Arrigo, il noto pilota di deltaplano impegnato nell'ambizioso progetto ecologico di seguire in volo le rotte di migrazione dei rapaci, dopo essere stato trainato fino a 7000 metri ha toccato quota 7814mt, altezza mai raggiunta con tale mezzo.
L'episodio è avvenuto sopra il Terminillo: dopo il decollo dall'aeroporto militare di Guidonia, il deltaplano di D'Arrigo si è sganciato dal traino di un apparecchio ultraleggero ed è rientrato sulla pista di Guidonia dopo oltre due ore di volo
L'impresa di D'Arrigo rientra in un complesso programma di test su mezzi ed attrezzature in vista del prossimo sorvolo dell'Everest. Infatti il quarantaduenne pilota siciliano ha in programma questa nuova tappa del suo progetto iniziato tempo addietro seguendo i rapaci nel Sahara ed attraverso il Canale di Sicilia e seguito lo scorso anno dalla 'Siberian Migration', un volo lungo 5500 km per guidare la grande migrazione di una specie di gru in via d'estinzione, le Siberian Cranes, dalla Siberia alle rive del Mar Caspio.
Prima del test in volo sono state effettuate prove a terra, grazie anche all'appoggio della Aeronautica Militare. In una camera ipobarica del Centro Sperimentale Medicina Aerospaziale di Pratica di Mare è stata simulata un'ascesa fino a quota 13100mt che, se è consueta per chi vola nelle cabine pressurizzate degli aerei, non lo è affatto per chi l'affronta appeso alle ali di un deltaplano, sebbene protetto da speciali tute isotermiche. La A.M. ha anche assistito il pilota durante il recente test in volo.
Invece, in una camera climatica dei laboratori FIAT, è stato simulato un volo a - 42,5° e con 130 km/h di vento, valori molto vicini a quelli reali in alta quota.
Le varie prove a terra ed in volo mirano ovviamente a sottoporre le attrezzature alle condizioni che si riscontreranno durante il sorvolo dell'Everest: il freddo agisce sui materiali rendendoli più fragili, mentre con l'altitudine e la rarefazione dell'aria aumentano i rischi di ipossia, vale a dire la mancanza di ossigeno al cervello, tanto che il pilota ha testato anche due sistemi di respirazione artificiale, uno primario ed uno di soccorso, quello che in caso di necessità gli permette di scendere velocemente a quote più vivibili.

  Segnala questa notizia a un amico
  Stampa questa notizia
altre notizie nella sezione Sport

Google
WEB WWW.CAPITANATA.IT
 
 
Torremaggiore Informa
Asernet informa
Puntoit informa
RAS informa
Salcuni informa
ANSO informa
Sista informa
 
Newsgroup
Eventi
Newsletter
Guestbook
Cartoline
Il Mercatino
Cerco Lavoro
Offro Lavoro
Subappenino
Gargano
Alto
Tavoliere
Basso Tavoliere
Capitanata TV
Rete Civica Provinciale


Asernet Solutions
Pubblicità su Capitanata.it Note Legali info@capitanata.it
Capitanata.it - giornale on line registrato presso il Tribunale di Foggia con il n. 9/2001 - Direttore responsabile Matteo Tricarico