Non poteva esserci partita e non c'è stata, almeno per un tempo: il primo. Il Foggia rimedia tre gol tutti nella prima frazione, poi accenna una reazione nella ripresa, velleitaria quanto inefficace. Lo spettacolo comunque non è mancato, i tremila sugli spalti si sono anche divertiti se non altro per i quattro gol.
Il meglio (si fa per dire) lo hanno però offerto i tifosi quando poco dopo la mezz'ora della ripresa sono entrati a bordo campo, hanno invaso il terreno di gioco e rubato i palloni obbligando l'arbitro a sospendere la gara per 5'. Quando poi la partita è ripresa è durata giusto qualche minuto ancora fino al 40' o giù di lì, poi tutti via negli spogliatoi (calcolando anche l'interruzione si era al 45', deve aver pensato l'arbitro).
Con le squadre denudate di magliette e pantaloncini e già sotto la doccia si è poi scatenata sul campo una incredibile scazzottata tra le due tifoserie trovatesi a contatto in quella che doveva essere solo una festosa invasione di campo, in barba a tutte le disposizioni di ordine pubblico. Il manipolo di poliziotti e carabinieri ha tentato di arginare in qualche modo la situazione, ma senza successo perché i duellanti sul prato se le sono date di santa ragione.
Le forze dell'ordine hanno caricato diversi tifosi foggiani, almeno due sostenitori rossoneri sono stati accompagnati di peso fuori dello stadio da poliziotti in divisa e in borghese. La gazzarra è andata avanti ben oltre il triplice fischio, e pensare che doveva essere una gara d'addio, inutile ai fini della classifica, giocata peraltro tra due squadre le cui tifoserie, pur non gemellate, non sembra abbiano conti in sospeso.
Tornando al calcio giocato, diciamo che il Foggia saluta il campionato scivolando come meglio non poteva sotto la pioggia battente di Lanciano. Buio in sala: a un certo punto se n'è accorto anche il responsabile dello stadio che sul finire del primo tempo ha acceso ai riflettori.
In una giornata di maggio insolitamente cupa e tempestosa, la squadra di Marino saluta i tifosi (erano un centinaio al seguito, hanno cantato e ballato per tutta la partita senza badare troppo al risultato) e manda così in archivio una stagione tutta da raccontare.
I rossoneri beccano tre gol, avrebbero potuto rimediarne un altro paio, ma sono anche sfortunati su due pali di De Zerbi colpiti al 3' del primo e del secondo tempo. Lo splendido gol di Faieta segnato nella ripresa, (botta al volo di sinistro direttamente da calcio d'angolo) addolcisce la pillola del ko, ma insomma il Foggia visto quest'anno è stata tutta un'altra cosa.
Almeno fino a quel 6 aprile che ha cambiato la storia di questo club. Da quel giorno la squadra di Marino ha alternato prestazioni rabbiose ad altre deludenti. A Lanciano ha mostrato le due facce, peccato che il risveglio quando c'è stato era già sommerso da un passivo di tre gol. Le seconde linee Marra, De Rosa, D'Allocco non hanno aggiunto granché al rendimento di una squadra che ha continuato a vivere sulle intuizioni di De Zerbi e sulla verve di Brutto e Catalano, scesi in campo dal primo minuto e senza chiedere cambi.
Un bell'esempio se non di attaccamento almeno di gratitudine alla maglia, chissà che non abbiano voluto lanciare un messaggio ai potenziali nuovi proprietari del club - l'imprenditore toscano Giuseppe Coccimiglio e il giornalista di Mediaset Marco Francioso - che ieri comunque non erano in tribuna.
Il Lanciano è andato a segno con Corradi al 29' lanciato da Nassi sulla linea del fuorigioco, ha raddoppiato con Chafer al 45' (bolide di destro dal limite) ed ha poi perfezionato il risultato due minuti più tardi con Nassi che ha incornato su un cross di Corradi. Nonostante i tre gol, Efficie ha salvato la baracca con almeno un paio di interventi importanti: al 24' bloccando un tiraccio di Amita (che poi si è infortunato) sparato da distanza ravvicinata e al 25' deviando in corner un colpo di testa di Nassi.
Il Foggia saluta, da mercoledì prossimo comincia il suo vero campionato: Coccimiglio e Francioso sono attesi in Tribunale per perfezionare l'acquisto.
Al termine della gara persa contro il Lanciano, Mister Marino ha commentato in modo positivo una stagione giocata in maniera anomala: 'È stata una stagione non facile, fare calcio come lo abbiamo fatto noi è veramente difficile. Se le cose fossero andate diversamente avremmo potuto giocarcela alla pari con le altre formazioni di testa'.
Un Marino abbastanza amareggiato al quale si aprono le porte della serie B alla guida della neopromossa Arezzo. Per il Foggia invece da oggi si aprirà l'ennesima settimana di passione.
In collaborazione con Foggiacalciomania.com