Fovea: Gentile, Angler, Rizzi, Petrone, Del Sordo, Disilluso, Affatato, Sardella, Denido, Costantino, Galano, Crudele
Allenatore: Rosario Costantino

Santo Spirito Foggia: Chinni, Carella, Bruno, Russo, Valente, Grella, Lo prete, Noviello, D'Avolio, Scola
Allenatore: Michele Vinciguerra

Arbitri: Fiorentino Dario sezione Barletta, Marzano Vita Antonio sezione Barletta
Reti: Galano 3'PT (Fovea), Garofalo auto rete 5'PT (S. Spirito), Costantino 12'PT (Fovea), Lo prete 17'PT (S. Spirito), Grella 8' ST (S. Spirito), Russo 18' ST (S. Spirito), Costantino 32' ST (Fovea), Garofalo 34' ST (S. Spirito), Garofalo 1' PT SUP. (S. Spirito), Galano 5'PT SUP. (Fovea), Galano 2' PT. SUP. (Fovea)

Spettatori: 80 circa - Impianto sportivo: Palestra ala coperto dell'I.T.I.S. Leonardo Da Vinci

Dopo il grave errore arbitrale, che a fatto si che il match si rigiocasse per la terza volta, alla fine la sorte ha voltato la spalle al Santo Spirito ed ha premiato la Fovea. Dopo tre lunghi ma soprattutto combattuti incontri, finisce l'odissea della Coppa Italia. Buonissima la prestazione di ambe due le formazioni, che oltre ad offrire giocate di alta scuola, regalano ai tanti tifosi accorsi in massa per la terza volta in un mese alla palestra del Da Vinci, uno spettacolo almeno da serie B.
Parte forte la Fovea che già dal 3' minuto va assegno con Galano, trascorrono 120 secondi e Costantino nell'aria gialloblù scaraventa un forte pallone rasoterra, che Garofalo nel tentativo di deviare in angolo, lo trasforma nelle più classiche e sfortunate auto reti. Poi fino al 12' in campo si vede solo il Santo Spirito, che riesce a creare occasioni ma non sfruttarle a dovere, ciò dovuto anche alla momentanea assenza di mister Vinciguerra sulla panchina.
Cosi i ragazzi di Vinciguerra provano in tutti i modi a limitare i danni, ma al 12' subiscono la terza rete ad opera del Capitano Rosario Costantino. Nel frattempo arriva sulla panchina gialloblù mister Vinciguerra, i suoi ragazzi vedendo il mister prendono coraggio ed incomincia a creare diverse occasioni da gol, tanto che al 17' ancora l'ex di turno Giuseppe Lo prete riapre il match, 3-1.
Dopo l'arrivo del mister e la rete segnata, il Santo Spirito comincia a diventare sempre più insidioso ed anche il pubblico comincia ad incitare in maniera costante la propria squadra, al che la Fovea comincia a contrapporsi con un gioco più fisico che tecnico, il Santo Spirito per raggiungere il pareggio gioca sia di tecnica che fisicamente, tanto che il match sia in campo che sugli spalti diventa sempre più infuocato.
Ma la prima frazione di gioco, spegne sul risultato di 3-1 a favore dei padroni di casa. Nella ripresa il copione non cambia, ma chi cambia è il Santo Spirito, che entra in campo molto aggressivo e convinto nei propri mezzi, la Fovea non ci sta a recitare i panni della vittima prescelta ed in campo cerca di far valere la propria esperienza fatta in serie B, ma nulla può perché l'attacco dei gialloblù è preciso e costante, ed al minuto 8' Grella sigla il 3-2. Il ritmo sale ed entrambe le formazioni sentono che la vittoria è possibile, la Fovea gioca in velocità mentre il Santo Spirito sua la testa per fermare i rossoneri e poi ripartire in contro piede.
Nel frattempo i tanti tifosi gialloblù continuano incessantemente a sostenere la propria formazione, ma si fanno sentire anche i pochi supporters rossoneri, l'atmosfera diventa arroventa, ed inevitabilmente la partita si accende nuovamente, cominciano cosi a volare falli da entrambe le parti, il veloce ritmo in campo e l'incessante tifo sugli spalti mandano in tilt i due arbitri, che cominciano rendersi protagonisti di gravi errori, ma al 18' l'intero impianto sportivo esplode di gioia perché l'irrefrenabile Aldo Russo infila alle spalle di Gentile la palla del 3-3. Molti tifosi del Santo Spirito si riversano in campo per abbracciare Russo. La partita continua ad essere giocata su alti ritmi, arrivando cosi in pieno recupero, dove Costantino firma al 32' la rete del 4-3, per la Fovea sembra fatta esultano i tifosi che sentano in tasca la vittoria, ma Garofalo come i veri campioni sanno fare, caccia dal cilindro il gol che vale il 4-4 ed i tempi supplementari.
La breve pausa non serve per calmare gli animi sia in campo che sugli spalti, e nel primo minuto supplementare la tifoseria gialloblù esplode nuovamente di gioia, Garofalo sigla la rete del 5-4. Per il Santo Spirito sembra fatta. Che nel tentativo di raddoppiare si sbilancia nuovamente indifesa e lascia a Galano la possibilità di pareggiare 5-5, dopo la rete il duo arbitrale pone fine al primo tempo supplementare.
Una breve pausa e comincia la seconda frazione di gioco, ma un ennesimo errore difensivo ed il Santo Spirito regala a Galano la rete del 6-5, ponendo cosi fine ad un lungo e bellissimo match. Nel dopo partita anche se sconfitto ugualmente soddisfatti dei suoi ragazzi e mister Vinciguerra che dichiara: 'Anche se sconfitto sono ugualmente soddisfatto, abbiamo giocato una bellissima partita ed abbiamo dimostrato al nostro pubblico quanto siamo forti, non a caso la Fovea a vinto solo nel secondo tempo supplementare, e credo che se avessimo vinto noi non avremmo rubato assolutamente nulla. Sono molto contento dei miei ragazzi perché tra l'amichevole con il CampoMarino, e queste prime tre gare ufficiali abbiamo dimostrato di essere una grande squadra'.
Soddisfatti anche i tifosi gialloblù che anche loro hanno dichiarato: 'È stata una bellissima partita, ma non perché tifiamo Santo Spirito ma per quello che hanno dimostrato in campo, credo che la nostra squadra sia superiore alla Fovea. Se avessimo la possibilità di giocarla altre 10 volte questa partita non credo che la Fovea riuscirebbero a vincerla, noi siamo certi che il nostro club disputerà un grande campionato, e ci candideremo come la sorpresa del girone, in casa nostra sarà difficile per tutti venire a far punti. Non escludiamo che possiamo prendere parte anche ai play off, la nostra squadra è decisamente di categorie superiori'.
Tirando le somme dopo quanto visto in tre gare, sia la Fovea che il Santo Spirito si candidano ad essere due protagoniste nel proprio girone.

Davide Piteo