Manfredonia - Castel Di Sangro 3 - 0
Manfredonia: Sassanelli, Martinelli, Terracciano, Trinchera, De Angelis, Turone, Brutto, Barusso, Manca (Machado), Vadacca (Costa), Piccioni
A disposizione: Apuzzo, Calabro, De Santis, Romito, Alvabo
Allenatore: Dino BITETTO
Castel di Sangro: Siringo, Coppola, Martelli, Di Prisco, Iossa, Cremaschini, Adamo, Tricarico, Crovi, Marino, Marfella
A disposizione: Ciarnò, Ranieri, Silveri, Micicci, Luzi, Pelizzi, Rossi.
Allenatore: Luigi CAPUZZO
Arbitro: FIORI (Perugia)
Assistenti: Giuseppe BUONOCORE (Castellammare di Stabia); Andrea FOTI (Abbiategrasso)
Reti: 25' Martinelli, 66' Barusso, 78' Machado
Ammoniti: Martinelli, Brutto, Coppola
Espulso: Barusso
Spettatori: 508; Abbonati: 1263; totale 1.771 per un incasso complessivo di € 17.265,00
Superiorità schiacciante dei sipontini. Il Castel di Sangro giunto al Miramare è stata forse la peggior squadra vista all'opera: difesa confusionaria, attacco evanescente, forse solo Di Prisco ha tenuto il confronto coi locali. Il Manfredonia, dal suo canto, non ha trovato la sua partita migliore ma si è solo preoccupato di controllare prima e amministrare dopo.
Difficile valutare l'esordio di De Angelis che però è parso l'ennesimo intenditore dai piedi non vellutati, ma con grinta e corsa da vendere. Lo aspettiamo a prove più consistenti per esprimere giudizi più 'avveduti'.
La prima rete porta una firma nuova, Martinelli, che in area avversaria, sebbene in equilibrio precario, è riuscito a calciare: se per crossare o concludere non lo sappiamo ma la palla termina nell'angolo basso opposto sorprendendo Siringo: 1-0.
La rete di Barusso è scaturita da uno schema non riuscito: da punizione Vadacca appoggia basso a Brutto, che arriva tardi e non riesce a chiudere, la sfera finisce tra i piedi di Barusso che si coordina e calcia imparabilmente da brevissima distanza: 2-0.
Chiude Machado che strappa la palla dai piedi di Vadacca e col suo poderoso sinistro trafigge il malcapitato Siringo.
A parte questi lampi, la gara si è trascinata fra tentativi del Manfredonia di costruire buone e concrete trame di gioco e gli ospiti che solo in qualche occasione sono riusciti a tirare verso rete.
Sfortunata, ma caparbia, la prova di Roberto Manca, apprezzabile nel gioco aereo: bella conclusione nel primo tempo ben respinta dal portiere ospite; sfortunatissimo nella ripresa quando da cross di Brutto arriva in perfetto tempismo ma, fra lo stupore generale, la palla non inquadra la porta. Peccato che subito dopo abbia dovuto far posto a Machado: forse giocare fino alla fine gli sarebbe servito per scaricare anche un po' di rabbia per le azioni 'mancate'.
Anche il signor Fiori di Perugia non crediamo si sia divertito molto, tant'è che dopo solo 3 minuti complessivi di extra time ha terminato la gara.
Nulla è cambiato al vertice perchè anche la Cavese ha vinto in casa. Adesso riflettori puntati sulla Coppa Italia che mercoledì vedrà il Manfredonia al glorioso Partenio, in casa di un Avellino già raggiunto sul 2-2 dopo un passivo di 0-2. Speriamo in un risultato positivo visto che a quanto pare alla Manfredonia sportiva queste gare con avversari così prestigiosi non dispiacciono.